Cuba, unico paese a sviluppo sostenibile

(Ansa) – Lo “sviluppo sostenibile” può essere stato al centro dei discorsi di molti politici in questi ultimi tempi ma, secondo un recente studio, il paese dove lo si può vedere realizzato è uno solo: Cuba.

Una ricerca del Global Footprint Network, ripresa dal settimanale britannico New Scientist, ha infatti messo a confronto le condizioni di vita (in termini di Pil individuale, istruzione, sanità, aspettativa di vita, ecc.) di 93 paesi con la loro “impronta ecologica”, un indice che misura l’impatto ambientale dello stile di vita di una determinata nazione.

Lo studio, che sarà pubblicato sulla rivista Ecological Economics, fa parte della ricerca più vasta su 150 Paesi che viene presentata nel giorno del debito ecologico mondiale, domani. I risultati sono stati, in larga misura, quelli attesi: i paesi occidentali hanno standard di vita molto elevati ma consumano troppe risorse.

Gli scienziati autori della ricerca hanno addirittura calcolato che servirebbero cinque pianeti come la terra se tutta la popolazione mondiale vivesse secondo gli standard statunitensi. All’altro capo della scala, i Paesi dell’Africa, dell’America Latina e di buona parte dell’Asia consumano le risorse della Terra in proporzione sostenibile – tanto che il nostro pianeta basterebbe tranquillamente a farci vivere tutti come un cittadino, ad esempio, della Malaysia – ma gli standard di vita sono troppo bassi.

L’unica nazione dove lo sviluppo sembra andare d’accordo con la sostenibilità è, sorprendentemente, il paese guidato da Fidel Castro. “I cubani – spiega Mathis Wackernagel, coordinatore dello studio – hanno alti livelli di istruzione e di aspettativa di vita, e sono stati costretti dall’embargo petrolifero ad avere una piccola ‘impronta ecologicà “. “Nessuno ha il coraggio di dire cosa sia veramente la ‘sostenibilità – aggiunge lo scienziato – ma noi crediamo di averne fornita una misurazione solida”.

Alessio Fratticcioli

About Alessio Fratticcioli

Alessio è il fondatore e amministratore di Asiablog.it (anche su Facebook e Twitter). Per saperne di più su questo buffo personaggio, la sua lunga e noiosa biografia si trova qui.
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