Studio Aperto appoggia il golpista della Repubblica delle Banane

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Appoggiando ed augurando fortuna a Roberto Micheletti – autore di un Colpo di stato in Honduras in cui il presidente legittimo Zelaya e’ stato prima sequestrato e poi deportato dal paese – il servizio di Studio Aperto del 1 luglio ha lasciato di stucco molti telespettatori. (GURDA IL VIDEO).

Il servizio non accenna nemmeno al golpe militare e alla resistenza popolare, allo repressione, allo sciopero generale e al coprifuoco. Il servizio si limita ad augurare buona fortuna al golpista Micheletti (definito semplicemente “neo-Presidente”), solo per le sue origini bergamasche. Un capolavoro di disinformazione ai livelli della Pravda sovietica o dei cinegiornali nordcoreani.

Studio Aperto ha proposto ai telespettatori, per lo piu’ ignari delle vicende di questi giorni in Honduras, un’immagine edulcorata di Roberto Micheletti. Mentre i cittadini honduregni scendono in strada (foto sotto) e lottano contro l’esercito golpista per difendere la democrazia e il presidente legittimo Zelaya, cacciato dal paese dai militari, il telegiornale di proprietà del premier Berlusconi ci regala la preziosissima notizia che il golpista Micheletti, definito “il nuovo leader dell’Honduras”, è “bergamasco senza ombra di dubbi”, perchè regolarmente iscritto alle liste degli emigrati bergamaschi.

Non viene detto che dopo il golpe militare (già di per se, ovviamente, antidemocratico, anticostituzionale, illberale e illegale/fuorilegge) il Congresso l’ha eletto presidente sulla base di una lettera di rinuncia del Presidente democraticamente eletto Manuel Zelaya. Lettera che fu però subito smentita dal Presidente stesso esiliato in Costa Rica. Era una lettera falsa.

Zelaya infatti ha dichiarato: “sono io il Presidente dell’Honduras” e ha poi provato a rientrare in Honduras in ogni modo. Ma Studio Aperto ignora qualunque cosa, mira solo a dipingere il golpista Micheletti come un simpatico “zio d’America”, e per rallegrare i telespettatori di Mediaset ricorda che l’italo-honduregno “non ha dimenticato le sue radici” ed “è un acceso tifoso atalantino” tanto che da giovane (Micheletti è del ’43) seguiva le partite di pallone coi canali via satellite… (sic)

Il servizio si conclude con gli “auguri sinceri dai suoi ex cittadini”. E basta. Finito.

Nessun accenno agli arresti e alla repressione militare in atto in diverse città del paese centroamericano. Silenzio anche sul controllo dei media del governo golpista non sia mai che qualcuno faccia qualche paragone con la situazione italiana. Silenzio tombale anche sui morti. E dire che a volte lo stesso telegiornale ci parla per dieci minuti di un incidente stradale.

Il servizio di Studio Aperto dimentica anche di informare i telespettatori che tutto il mondo ha condannato il golpe: dalle Nazioni Unite all’UE (video) agli Stati Uniti. Anche l’Osa (Organizzazione degli Stati americani) ha espresso un giudizio netto. Tutti i 33 Paesi del continente hanno riconosciuto Zelaya come presidente legittimo e deciso la sospensione dell’Honduras dall’organizzazione. (Era dall’espulsione della Cuba castrista nel 1962 che l’Osa non prendeva una decisione del genere). Dunque tutto il mondo si è espresso in modo non chiaro ma chiarissimo su quanto accaduto in Honduras: il presidente è Zelaya, i golpisti devono andarsene e Zelaya deve essere rimesso al suo posto fino alla fine del suo mandato. (Chavez ha anche minacciato di intervenire militarmente per aiutare il presidente legittimo, nonostante il Venezuela non confini con l’Honduras). Ad oggi, nessun paese al mondo ha riconosciuto il golpista Micheletti come nuovo Presidente. Anche questo dettaglio è ignorato da Studio Aperto.

Il Presiente U.S.A. Barack Obama ha condannato il colpo di stato in Honduras dichiarandosi seriamente preoccupato per la situazione honduregna e chiedendo “a tutti gli attori politici e sociali in Honduras di rispettare lo stato di diritto”. Sulla stessa linea anche la segretaria di Stato Hillary Clinton che ha dichiarato: “Sono stati violati i principi democratici”, mentre l’ambasciatore degli Stati Uniti a Tegucigalpa, Hugo Llorens, ha detto che “l’unico presidente che gli Stati Uniti riconoscono nel paese è Zelaya”. Anche l’Italia ha ritirato il suo ambasciatore. Ma per Mediaset, il “nuovo leader” e “neo-presidente” è il golpista Micheletti.

L’Honduras è una “Repubblica delle Banane”, in quanto chi ha fatto e disfatto la storia politica dell’Honduras fin dalla fine del XIX secolo, imponendo governi costituzionali o dittature a secondo della convenienza, è stata la compagnia bananiera United Fruit Company. In questo caso, però, Studio Aperto non ha lavorato in modo migliore rispetto a un qualunque piccolo cinegiornale golpista sudamericano degli anni ’70.

Nessuno deve obbedienza ad un governo usurpatore né a coloro che assumono funzioni o ruoli pubblici con la forza delle armi o usando mezzi o procedimenti che violino o disconoscano ciò che questa Costituzione e le leggi stabiliscono. Gli atti verificatisi per tali autorità sono nulli. Il popolo ha diritto a ricorrere all’insurrezione in difesa dell’ordine costituzionale“.

(Articolo 3 della Costituzione della Republica dell’Honduras)

Sotto, lo scandaloso servizio di Studio Aperto, Mediaset

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Sotto, alcune foto della resistenza popolare al colpo di Stato a Tegucigalpa. (Fonte: Vero Sud America , Giornalismo Partecipativo, Internet)

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Alessio Fratticcioli

About Alessio Fratticcioli

Alessio è il fondatore e amministratore di Asiablog.it (anche su Facebook e Twitter). Per saperne di più su questo buffo personaggio, la sua lunga e noiosa biografia si trova qui.
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