Regionali 2010, al voto senza libertà d’informazione

Un post di Gennaro Carotenuto riporta una tabella dell’Osservatorio di Pavia, che ha monitorato il tempo di parola dei politici dei principali partiti nei tg più importanti nelle prime due settimane di marzo.

TG1 TG2 TG3 TG4 TG5 Studio aperto
Governo 36,8% 29,0% 20,2% 23,0% 30,2% 77,9%
PdL 11,7% 17,0% 21,8% 55,1% 25,9% 16,9%
Lega Nord 2,5% 0,8% 1,3% 5,6% 1,4% 0,0%
PD 20,3% 22,5% 28,1% 4,4% 23,1% 2,6%
IdV 4,2% 5,8% 5,8% 1,8% 3,6% 2,6%
UDC 7,3% 5,5% 4,5% 2,8% 5,9% 0,0%

 

Dalla tabella emerge l’assenza di par condicio durante questa campagna elettorale. In un paese dove non viene garantita un’appropriata visibilità televisva a tutti i principali partiti politici la Democrazia non può che essere falsata. Non a caso, nel rapporto sulla libertà di stampa 2009 di Freedom House, l’Italia è stata l’UNICA nazione europea a retrocedere dalla categoria dei «Paesi con stampa libera» a quella dei Paesi dove la libertà di stampa è «parziale». 

Questi dati dell’Osservatorio di Pavia non fanno che confermare quello che alcuni italiani sapevano già, quello altri non vogliono sapere, e che altri ancora non possono sapere.

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La nostra libertà dipende dalla libertà di stampa, ed essa non può essere limitata senza che vada perduta. (Thomas Jefferson)

Alessio Fratticcioli

About Alessio Fratticcioli

Alessio è il fondatore e amministratore di Asiablog.it (anche su Facebook e Twitter). Per saperne di più su questo buffo personaggio, la sua lunga e noiosa biografia si trova qui.
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