Il Funerale della Principessa Bejaratana Rajasuda – Thailandia

thailand guardie reali

Guardie reali. Foto Bangkok Post.

Bangkok – Non appena varcata la soglia della hall di un noto albergo a cinque stelle della capitale ed aver ricevuto una calorosa accoglienza da parte del qualificato e professionale personale, un elegante signore straniero rivolge una domanda alla ragazza che le aveva appena porto un welcome drink:

Straniero: Che succede oggi in Thailandia? Le televisioni trasmettono una cerimonia a reti unificate, ci sono le bandiere a mezz’asta, il centro e’ bloccato…

Thailandese: C’e’ un funerale, Sir.

S: Ah si? Il funerale di chi?

T: Della principessa Bejaratana Rajasuda, Sir.

S: Chi era?

T: Era la principessa Bejaratana Rajasuda, Sir.

S: Ah.. e cosa ha fatto?

(Dopo qualche secondo di silenzio imbarazzato, un’altra ragazza interviene in aiuto della prima:)

T2: Era la nostra principessa, Sir.

Sua Maesta Rama IX vestito di bianco con il lutto al braccio mentre viene trasportato al funerale di sua cugina la Principessa Bejaratana. Dietro al Re si possono notare la Regina e la Principessa Sirindhorn, entrambe vestite di nero.

Durante gli anni Venti del Novecento, un periodo nel quale l’istituzione monarchica veniva attaccata da più parti, re Vajiravudh (Rama VI) fatico’ non poco per produrre un erede al trono. Il re non aveva figli ma, dopo anni di attesa, e superando anche lo scoglio della sua omosessualità, nel 1925 riusci ad inseminare con successo una delle sue consorti. Il caso volle pero’ che, il 25 novembre di quell’anno, dopo i primi vagiti il neonato palesasse agli astanti tutta la sua irrimediabile limitatezza. L’infante non presentava traccia di futura virilità: era totalmente privo del tanto agognato reale augello. Tutti conclusero che la creatura era una femminuccia, ergo un essere ineleggibile al trono del Regno del Siam. Oltretutto, non ci fu nemmeno tempo per ulteriori tentativi: due giorni dopo aver esposto il fiocco rosa il re lascio’ questo mondo senza eredi maschi.

La piccola era Sua Altezza Reale la principessa Bejaratana Rajasuda, figlia di Rama VI e poi nipote di Rama VII, cugina di primo grado di Rama VIII e Rama IX. La principessa e’ deceduta nel luglio del 2011 all’età di 85 anni. I funerali si sono svolti solo ieri, “a coronamento di otto mesi di lavori del Dipartimento di Belle Arti e del Dipartimento degli Affari Religiosi, che per la cerimonia ha stanziato 281 milioni di baht (circa 7 milioni di euro)” (Bangkok Post).

La processione durante la cerimonia di cremazione di Sua Altezza Reale la Principessa Bejaratana Rajasuda. L'urna contenente i resti mortali della principessa viene portata in processione verso Sanam Luang. Foto da Bangkok Post.

Il rituale funerario era iniziato l’estate scorsa ed e’ terminato in pompa magna solamente ieri, con una serie di rituali, preghiere, processioni e danze iniziate alle 5 di mattino e andate avanti fino a notte fonda.

All’alba c’e’ stata una processione che ha trasportato l’urna cineraria della principessa dal Dusit Maha Prasat Throne Hall fino al Wat Phra Chetupon, meglio noto come Wat Pho. L’urna e’ stata posta in cima a un palanchino dorato. Da li, l’urna e’ stata poi trasferita sul magnifico cocchio reale, costruito nel 1795 durante il regno di Rama I, che in una seconda processione ha attraversato il viale Sanam Chai per trasportare l’urna verso il giardino reale di Sanam Luang, nel cuore di Bangkok, di fronte al Palazzo Reale, dove nel 1976 vennero impiccati gli studenti dell’Università Thammasat.

Migliaia di persone, vestite di bianco o di nero, hanno assistito alle cerimonie del funerale della Principessa Bejaratana. Foto Reuters di Sukree Sukplang

Una volta giunta a Sanam Luang, l’urna e’ stata ritrasferita sul palanchino dorato per una terza processione, di pochi centinaia di metri, fino alla pira funeraria. Purtroppo, proprio al momento in cui l’urna e’ stata posta sulla pira, gli dei hanno scatenato un improvviso e violento temporale sulla Citta degli Angeli.

Ad ogni modo, l’ira divina e’ stata breve, e la prima cremazione reale, puramente simbolica (cioè senza i resti della Principessa), e’ potuta iniziata come da programma alle 4:30 del pomeriggio. Il tutto si e’ svolto alla presenza del Re, della Regina, di altri membri della famiglia reale, aristocratici, generali, diplomatici, membri del governo e altri VIP. La cerimonia e le preghiere sono stati officiate da una cinquantina di monaci buddhisti.

Alle 10 di sera, si e’ svolta una ulteriore cerimonia: la cremazione vera e propria, presidiata ancora una volta da Re, Regina e altri membri della Casa Reale. Mentre si svolgeva la cremazione, in un palco vicino alla pira funeraria e’ iniziata una danza in maschera, organizzata dal Dipartimento di Belle Arti, che si e’ conclusa solo a tarda notte.

Il Bangkok Post ha scritto che “l’addio alla Principessa Bejaratana ha seguito l’orgogliosa tradizione dei funerali reali del passato.”

Sua Maesta Rama IX (al centro, seduto, sotto l'ombrello) era presente alla cerimonia. In questa foto, dietro al monarca sono riconoscibili il Principe Ereditario, vestito di bianco, e la Regina, vestita di nero.

Le bellissime cerimonie di ieri sono state seguite in televisione da milioni di thailandesi, alcuni dei quali sono arrivati a Bangkok da regioni lontane per assistere dal vivo. Ovviamente, i mass media hanno seguito e riportato da vicino le impressioni dei tanti pellegrini.

“Per me e’ un’occasione unica per portare omaggio alla Principessa,” ha detto un 63enne al Bangkok Post.

Sangad Moonkhumtod, 56 anni, ha preso un pullman la mattina presto dalla sua città, Nakhon Ratchasima, per arrivare a Bangkok con la speranza di vedere con i suoi occhi Sua Maestà il Re e di porgere i suoi omaggi alla Principessa deceduta. Insieme alla sua famiglia, Sangad si e’ recata prima a Sanam Luang per deporre una corona funebre davanti alla pira funeraria, poi ha preso un traghetto per attraversare il fiume e recarsi davanti all’entrata della clinica che ospita il Re, con la speranza di vederlo: “voglio vederlo con i miei occhi, non solo in televisione,” ha detto al Bangkok Post.

Orawan Saetang, 57 anni, dice che ogni volta che c’e’ una cerimonia reale, lei e’ presente, non se ne perde una. Il motivo? Vuole dimostrare il suo amore e il suo sostegno al Re: “Il Re ha sacrificato la sua intera vita per noi. Da thailandese, io sono sempre presente alle cerimonie reali perché voglio incoraggiarlo e dimostrargli che il popolo thailandese non dimenticherà mai la sua grazia reale e che lo amiamo ancora moltissimo.”

Un’altra persona intervistata, Panida Sachana, 66 anni, ha dichiarato: “La pira funeraria e’ splendida e bellissima. Ne vado cosi orgogliosa! Altri paesi non hanno cerimonie tradizionali del genere.”

Una delle processioni durante la cerimonia di funerale della Principessa Bejaratana Rajasuda. Foto: Bangkok Post.

In realtà, non proprio tutti i thailandesi la pensano allo stesso modo. Visto che la draconiana legge sulla lesa maestà non permette critiche all’ideologia ufficiale, non e’ facile esprimere dubbi o opinioni differenti in pubblico. Di conseguenza, e’ soprattutto in privato che molti sostengono tesi differenti, più sfumate e disincantate.

Innanzitutto,  notando l’abbigliamento delle guardie reali, che pare copiato paro paro da quelle britanniche, alcuni hanno espresso dubbi su quanto siano “tradizionali” certe cerimonie.

In un articolo apparso ieri sul giornale online Prachatai dal titolo The Big Invisible Prison of Conscience that is Thai Society, il noto giornalista thailandese Pravit Rojanaphruk ha sritto che “la società thailandese sembra una grande e invisibile prigione per la mente di coloro che la pensano in modo critico rispetto alla monarchia.”

Altri ancora hanno fatto notare che prelevare 7 milioni di euro dalle casse pubbliche per celebrare un funerale potrebbe essere una manovra azzardata, soprattutto in tempi di incertezza economica.

Incurante di queste voci, per il regime lo scopo del lungo ed elaborato rituale funerario e’ ovviamente quello di dimostrare la continuità storica ed ideale dell’istituzione monarchica, la sua centralità e indisponibilità, che insieme al Nazionalismo e alla Religione  serve a rafforzare un insieme di relazioni sociali basate sulla gerarchia e la deferenza. Questo funerale e’ stato dunque un maestoso richiamo all’immaginario collettivo, una rilettura di un passato mitologico, palesato dalla chiara manifestazione di potenza, grandezza e sfarzo della cerimonia. Una mitologia dalla cui produzione e riproduzione il presente regime e il vecchio establishment non possono fare a meno.

Tra l’altro, insieme al presente monarca, Sua Altezza Reale la Principessa Bejaratana e’ stata anche la più longeva esponente della Casa Reale ad aver subito l’onta della Rivoluzione anti-monarchica del 1932 in seguito alla quale molti aristocratici si sono rifugiati all’estero. La pomposa cerimonia funeraria in onore della Principessa Bejaratana simboleggia dunque anche il culmine del lungo processo di erosione e svilimento degli ideali della Rivoluzione del 1932.

E’ per tutte queste ragioni che le ragazze della hall del noto albergo a cinque stelle di Bangkok non hanno torto. Non conta cosa questa principessa abbia fatto, o cosa Essa non abbia fatto. La Principessa Bajaratana era una principessa. E come tale, il regime richiede che essa vada omaggiata in modo maestoso. Punto.

Alessio Fratticcioli [ Blog | Twitter | Facebook ]

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Alessio Fratticcioli

About Alessio Fratticcioli

Alessio è il fondatore e amministratore di Asiablog.it (anche su Facebook e Twitter). Per saperne di più su questo buffo personaggio, la sua lunga e noiosa biografia si trova qui.
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