Da dove iniziare se non dall’inizio ?

la manomissione delle parole

La manomissione delle parole, di Gianrico Carofiglio – Ed. Rizzoli

Inizio la mia collaborazione al blog di Alessio ma siccome sono e resto un lettore non potevo che iniziare proponendo la lettura di libri, non  recensioni ma semplici suggerimenti di lettura.

La parola “inizio” è d’attualità,  è  iniziata la campagna elettorale  e verremo sommersi dalle “parole”. Mi  è già  capitato di leggere (in un blog) la richiesta di vietare alcune “parole”.  Il post invocava validi motivi per chiedere il divieto ma, a mio parere, vietare le “parole” è  impossibile. Mi è  venuto, stranamente,  da pensare ai film americani doppiati durante il ventennio fascista dove William diventava Guglielmo e John  diventava Giovanni. Il personaggio cambiava nome, ma recitava sempre la stessa parte.

Forse meglio che gli “ascoltatori” imparino a conoscere le “parole” e come, spesso, esse vengano malamente usate. 

“Quando io uso una parola” – disse Humpty Dumpty in tono alquanto sprezzante,” – questa significa esattamente quello che decido io… nè  più  nè meno”. “Bisogna vedere” – disse Alice – “se lei puó  dare tanti significati diversi alle parole”. “Bisogna vedere” – disse Humpty Dumpty –  “chi è che comanda… è tutto qua”. (Alice nel paese delle meraviglie – Lewis Carroll)

“Quando si tratta di parole e concetti della politica, normalmente il passaggio  è dal mondo di coloro che al potere sono sottoposti a quello di coloro che del potere dispongono. Un uso ambiguo, dunque, di fronte al quale a chi pronuncia queste parole dovrebbe sempre porsi la domanda: da che parte stai ? Degli inermi o dei potenti ?” (Gustavo Zagreblesky – Imparare democrazia – Ed. Einaudi)

Sulla lingua del tempo presente di Gustavo Zagrebelsky -Ed. Einaudi

Qualche tempo fa Vilbres Rabboni ,  un caro amico, vedendo la copertina di Sulla lingua del tempo presente  commentò:

“è proprio così!  Molti sentono il disagio, pochi hanno consapevolezza di ciò che stanno facendo alla lingua. Il che, non è meno grave di quello che vogliono fare alla Costituzione. Entrambe sono patrimonio di Tutti. “

Ed aggiunse: “La cultura del  ‘sentito dire ’ è diventata la norma e pochi se ne rendono conto. Siamo cresciuti pensando che la cosa non ci riguardasse, che se ne potesse fare benissimo a meno. Cose per addetti ai lavori.  Peccato che quei lavori, fossero le nostre vite.”

Per parte mia posso solo aggiungere che vale la pena andare oltre la copertina.

Tiziano Matteucci
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About Tiziano Matteucci

"Siede la terra dove nata fui / su la marina dove ’l Po discende / per aver pace co’ seguaci sui." (Dante Alighieri - Inferno, V). Per il resto non c'e' molto da dire. Pensionato italiano che ora risiede in una cittadina del nord ovest della Thailandia per un assieme di causalità e convenienze ... c'è solo una cosa certa: "faccio cerchi sull'acqua ... per far divertire i sassi" (Premdas)
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