Intervista all’On. Marco Fedi candidato per il Partito Democratico alla Camera

marco fedi

On. Marco Fedi

A seguire la nostra intervista con l’On. Marco Fedi, candidato per il Partito Democratico alla Camera nella Circoscrizione Estero – ripartizione Africa Asia Oceania Antartide.

Sig. Fedi, la prego di presentarsi.

Fedi… in breve

Nato ad Ascoli Piceno nel 1958. Emigrato in Australia nel 1983. Coniugato, tre figlie. Ha lavorato per la Filef di Adelaide fino al 1992. Trasferitosi a Melbourne, ha lavorato per il Patronato INCA-CGIL fino al 1997 per poi dirigere il centro multimediale del CO.AS.IT. fino al 2005. Eletto nel 2006 alla Camera dei Deputati nella circoscrizione estero, ripartizione Africa, Asia, Oceania, Antartide, per l’Unione-Prodi. Riconfermato per il Partito Democratico nel 2008. È componente della III Commissione permanente Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati e presiede il Gruppo InterParlamentare di amicizia Italia-Australia. È stato componente e Vicesegretario dei Paesi anglofoni del Consiglio generale degli Italiani all’Estero. 

Marco Fedi’s brief CV

Marco Fedi was born in Ascoli Piceno in 1958 and migrated to Australia in 1983. He is married and has three daughters. Marco Fedi worked as a coordinator of Filef, in Adelaide, until 1992 and then in Melbourne as National coordinator of Patronato INCA-CGIL until 1997. He then managed the multimedia centre of CO.AS.IT. until 2005.  He has been Vice Secretary of the General Council of Italians Abroad (CGIE) until 2006.

Elected in 2006 to the Camera dei Deputati for L’Unione-Prodi, in the Africa, Asia, Oceania and Antarctica division of the overseas electorate, was re-elected in 2008 as an MP for the Democratic Party (PD).

He is a member of the Foreign Affairs permanent Committee of the Camera dei Deputati and Chairs the Italian-Australian Inter-Parliamentary Friendship Group.

1. Qual e’ il suo rapporto con la comunità italiana in Australia e, da italiano all’estero, qual’e’ il suo rapporto con l’Italia?

Vivo in Australia dal 1983. Fin dall’inizio mi sono occupato di italiani all’estero. Con la prima elezione nel Parlamento italiano, nel 2006, mi occupo di italiani nel mondo nella mia veste di Deputato. Il mio rapporto con l’Italia è sempre stato molto forte ed ho rivestito cariche nei Comites e Cgie (organismi di rappresentanza territoriale) prima Adelaide poi Melbourne. Ho lavorato per la Filef e per l’INCA, il patronato della CGIL, e quindi conosco le tematiche previdenziali e della sicurezza sociale, fiscali e relative ai diritti delle persone.

Per maggiori informazioni vedi:

 

2. Quali sono i suoi valori e ideali? Come nasce il suo impegno politico e come è arrivato alla decisione di candidarsi?  

Sono una persona di sinistra, anche se la parola ha oggi una valenza diversa. Credo nei diritti e nella libertà ma anche nella solidarietà e difesa dei più deboli nelle nostre società. La politica deve essere al servizio dei cittadini e deve essere in grado di risolvere i problemi e dare risposte alle attese dei cittadini. Oggi non sempre è stata all’altezza delle sfide della globalizzazione, selvaggia e senza controllo, o delle libertà civili, in una società che ancora oggi non riconosce alcuni diritti di base, come con le coppie di fatto, o in una realtà socio-economica che vede aumentare le povertà e le distanze tra le persone, tra chi detiene il benessere e chi lo insegue. Ecco la politica dovrebbe occuparsi di diffondere “benessere”, di trasmettere fiducia ai cittadini e di cambiare il presente.

3. Si riconosce completamente nel programma del suo partito e della sua coalizione o vede possibili miglioramenti?

Il Partito Democratico è profondamente cambiato. Siamo sempre più il partito delle primarie, dei giovani e delle donne, della trasparenza, grazie all’azione sulle liste pulite. Dobbiamo fare di più, non siamo perfetti ma abbiamo una storia, che si incrocia con la storia d’Italia, siamo il punto di incontro tra chi proviene dall’esperienza cattolica e da quella della sinistra, tra Don Sturzo e Gramsci, e non abbiamo nulla da nascondere, ci presentiamo con il nostro simbolo – non come il PDL che all’estero ha dovuto nascondere Berlusconi – e ci presentiamo con le nostre idee. Credo nei partiti, credo che debbano ancora migliorare e che per cambiare abbiano bisogno anche di un maggiore contributo di idee, anche dagli italiani nel mondo. 

4. Come si sta svolgendo la sua campagna elettorale?

Rispondo agli elettori, scrivo sui blog, invio propaganda elettorale e proposte via posta ordinaria ed elettronica, via Social networks, alcuni video su youtube e tanta pubblicità sui mezzi di informazione di lingua italiana in Australia e nella ripartizione. Incontri con circoli del PD, sostenitori ed elettori nei più grandi centri australiani, Perth, Adelaide, Sydney, Melbourne, Canberra, Brisbane ….

5. Da più parti si chiede una moralizzazione della politica, a partire da un taglio netto degli stipendi e dei privilegi parlamentari. Cosa pensa a riguardo e, nel caso in cui dovesse essere eletto, come ha intenzione di comportarsi?

Tanto è già stato fatto, anche con il mio voto. Spero si possa continuare a migliorare le condizioni in cui operiamo come parlamentari, con riduzione dei costi ma anche più efficienza nella organizzazione dei lavori. Voterò a favore di proposte che vadano in questa direzione: riduzione dei livelli di Governo, garantendo però i servizi ai cittadini, riduzione del numero dei parlamentari, garantendo però un’adeguata rappresentanza anche degli italiani all’estero, e lotta a tutti gli sprechi, di tutte le caste.

6. Cosa vorrebbe fare in Parlamento, quali sono i provvedimenti che porterebbe all’attenzione del Parlamento e del Governo una volta eventualmente eletto?

Innanzitutto liberare l’Italia dal centro-destra di Berlusconi e vedere l’affermazione del partito democratico di Pierluigi Bersani.

• Continuare la battaglia contro la chiusura dei Consolati, in particolare Adelaide e Brisbane, garantendo i servizi ai cittadini italiani nel mondo.

• Rafforzare le richieste di servizi efficienti per le comunità nel mondo, attraverso la rete dei Patronati ed approvando nuove Convenzioni bilaterali in campo fiscale, contro le doppie imposizioni, sociale, per le pensioni e la tutela dei più deboli e sanitario per garantire l’assistenza medica.

• Migliorare il sistema di pagamento delle pensioni italiane e di verifica dell’esistenza in vita dei pensionati.

• Garantire investimenti adeguati per lingua e cultura italiana all’estero riformando il settore e migliorando la gestione della spesa.

Credo sia indispensabile, inoltre, avere una strategia per la diffusione del Made in Italy nel mondo e per sostenere le imprese attraverso una azione di collegamento con le Camere di Commercio dei Paesi in cui si vive.

L’Italia deve riprendere il cammino verso la crescita e lo sviluppo, nel segno dell’equità e della giustizia sociale.

7. Come pensa di dare voce ai cittadini?

In questi anni di lavoro parlamentare ho seguito ogni giorno i temi che mi sono stati sottoposti dai connazionali nel mondo ed in particolare dalla mia ripartizione. Continuerò a farlo dal blog, dal sito ed attraverso la posta elettronica e gli incontri diretti quando possibile.

8. Cosa pensa dell’operato del Governo Berlusconi (2008-2011) e del Governo Monti (2011-2012)?

Credo sia importante riconoscere le condizioni gravissime in cui Monti ha assunto l’incarico di Presidente del Consiglio. La gravità della situazione ci ha imposto di trovare soluzioni rapide, spesso ingiuste, come avvenuto per gli esodati. In parlamento siamo riusciti solo parzialmente a risolvere il problema. Il Governo Monti ha quindi assolto un compito ed ora, con le elezioni, la parola doveva tornare agli elettori. Monti avrebbe dovuto accettare di farsi da parte per consentire ad un Governo eletto di essere maggioranza e governare l’Italia. Invece punta al pareggio al Senato: credo sia imperdonabile. Il Governo Berlusconi è stato un pessimo governo. Il centrodestra ha malgovernato e quindi meritava di chiudere la legislatura con delle dimissioni ampiamente annunciate e necessarie. Il suo ritorno sulla scena politica dimostra quanta strada ancora deve fare un centrodestra maturo, capace di rispondere alle esigenze di una moderna democrazia.

La forza del cambiamento che è oggi in noi, nel PD, che ci spinge alle primarie, al confronto interno ed esterno, a rinunciare alle chiusure e a continuare il dialogo con altre forze politiche per ampliare la futura maggioranza, deriva anche dalla serietà che abbiamo dimostrato in questi dodici mesi, sostenendo Monti. Questo PD maturo, capace di resistere anche ad un duro confronto interno come quello tra Bersani e Renzi, è anche una spinta per il cambiamento e per il rinnovamento. Questo cammino è passato anche per l’assunzione di una responsabilità politica nel sostegno a Monti e non può andare disperso.

9. Le cito 10 argomenti in ordine alfabetico – mi dica se a suo avviso ne manca qualcuno, li ordini per priorità e mi dica brevemente la sua opinione a riguardo: (1) ambiente e salute; (2) diritti civili, matrimoni gay e adozioni gay; (3) economia, lavoro, impresa, sviluppo e tasse; (4) energia; (5) giovani e disoccupazione giovanile; (6) immigrazione; (7) informazione; (8) istruzione; (9) politica estera e missioni militari; (10) riforme istituzionali.

3. La crescita deve partire dalle imprese, dalla internazionalizzazione e dalla capacità del nostro Paese di innovare e creare occupazione.

5. Il lavoro giovanile rappresenta un obiettivo assolutamente prioritario ed è legato alla crescita e quindi alla capacità di creare occupazione, particolarmente nel mezzogiorno.

1. Le scelte ambientali, in un paese come l’Italia sono insieme strategiche, di sviluppo sostenibile, ma anche di innovazione tecnologica e possono essere, oltre che di tutela ambientale in una realtà storico culturale come l’Italia, anche di crescita economica.

10. Sono importanti per il valore simbolico, per far funzionare meglio le istituzioni democratiche e devono essere accompagnate anche da una maggiore efficienza della pubblica amministrazione.

8. Per far partire innovazione, occupazione e crescita occorre investire in formazione e collegamento tra mondo della scuola, università ed imprese, per questa ragione l’istruzione ed il mondo della scuola e della formazione e della ricerca scientifica e tecnologia devono essere sostenuti e migliorati e finanziati in Italia.

2. L’Italia perde troppo tempo a interrogarsi sui temi etici e morali e tralascia l’approvazione di semplici norme per la convivenza tra le persone, come il riconoscimento pieno delle coppie di fatto. Credo sia necessario partire dai diritti civili delle persone, dalla necessità di vederlo garantiti in tutti i momenti ed i passaggi della propria esistenza, anche in fine vita. L’Italia deve fare ancora un lungo cammino.

7. Libera, democratica, aperta. In altre parole plurale. Questa informazione ancora oggi stenta ad affermarsi in Italia. Anche a causa della concentrazione nelle mani di pochi.

6. Il tema della immigrazione deve essere inserito in un apposito portafoglio ministeriale ed uscire dalla sfera della sicurezza. I tempi sono maturi per una politica dell’immigrazione mirata, studiata, in grado di rispondere ai bisogni del Paese ed affiancata da una vera politica della integrazione nel tessuto sociale, culturale ed economico del Paese.

9. Sempre più affidata alla nostra forte credibilità all’interno dell’Unione Europea e nelle opportune sedi sovranazionali. Non è una cessione di sovranità ma l’esigenza di sviluppare, sul piano della pace e della difesa, della sicurezza e della lotta al terrorismo, una vera politica europea. In questo modo anche la spesa può essere meglio controllata e gestita dai singoli paesi.

4. Legato al tema ambientale, credo sia indispensabile per l’Italia continuare sul piano delle energie rinnovabili e naturali dando piena attuazione ai risultati referendari che hanno detto no al nucleare.

10. Come vede lo scenario politico futuro. Nell’ipotesi che nessuna coalizione dovesse raggiungere la maggioranza alla Camera e al Senato, cosa si dovrebbe fare?

Mai dire mai. Credo sia doveroso per i candidati alla Presidenza del Consiglio impegnarsi, in caso di pareggio al Senato, a trovare una soluzione che non sia il ritorno alle urne e che assicuri governabilità. Credo e spero che il PD ottenga la maggioranza in entrambi i rami del Parlamento.

Concluda pure con un invito al voto o con una nota personale.

Il centro-sinistra negli ultimi anni ha Governato con l’Ulivo e con l’Unione. Abbiamo dimostrato serietà ed impegno ed abbiamo riconosciuto il valoro delle comunità italiane nel mondo con investimenti adeguati.

Anche nei momenti di difficoltà, quando si prospettavano tagli e chiusure di Consolati, siamo riusciti, prima come Comites e Cgie, poi anche con il contributo dei Parlamentari eletti all’estero, a recuperare fondi e a garantire i servizi consolari in Paesi extra-Europei in cui più imegnativa doveva essere la presenza dello Stato.

Con il Governo Berlusconi abbiamo avuto il rifiuto di ogni forma di ascolto, nessuna riforma e solo tagli.

Per invertire questa tendenza, per migliorare la nostra presenza nel mondo, per dare una opportunità vera all’Italia e agli italiani all’estero, che ne sono parte integrante, occorre la svolta del centro-sinistra.

Dobbiamo sconfiggere il centro-destra di Silvio Berlusconi. Non solo per la nostra credibilità internazionale, crollata nel 4 anni di Berlusconi e lentamente riconquistata in questi mesi, ma soprattutto perchè il centro-destra ha mal governato l’Italia e gli italiani all’estero.

Più Italia nel mondo, con servizi consolari efficienti, più risorse per il sistema dell’informazione, dopo i tagli pesanti del Governo Berlusconi, maggiori risorse per la promozione di scuola e cultura italiane nel mondo, accompagnati da una riforma di questo settore importante per l’Italia, con una strategia tesa a valorizzare le nuove mobilità professionali, tecniche e di manodopera, nel mondo. Gli italiani che arrivano oggi nel mondo hanno bisogno di informazioni, servizi, assistenza ed anche di nuove forme di tutela, attraverso le Convenzioni bilaterali e le iniziative governative.

Per portare avanti questo programma, contiamo sul voto delle nostre comunità, della nostra gente, degli italiani all’estero.

I miei recapiti:

On. Marco Fedi
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Alessio Fratticcioli

About Alessio Fratticcioli

Alessio è il fondatore e amministratore di Asiablog.it (anche su Facebook e Twitter). Per saperne di più su questo buffo personaggio, la sua lunga e noiosa biografia si trova qui.
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