Democrazia ed istruzione

Supereroi dei fumetti e massacratori di esseri umani. Opera di studenti dell’Università Chulalongkorn. Foto Simon Wiesenthal Center

Un grande dipinto raffigurante Adolf Hitler assieme a supereroi dei fumetti è stato esposto su di una parete dell’Università Chulalongkorn di Bangkok provocando le proteste del Simon Wiesenthal Center. Il dipinto è opera di alcuni studenti dello stesso ateneo che, a detta dei dirigenti dell’università,  erano ”ignari del suo significato”.

Quindi: catalogata tra le “goliardate”, quelle esuberanti feste di cui alcuni universitari vanno fieri.

Il fatto avviene dopo una serie di apparizioni thailandesi di Hitler su T-shirt, gadget vari e insegne pubblicitarie, tanto che alcuni giornali l’hanno definita una “nuova moda”.

Ma non è una nuova moda: il controllo del sistema educativo (e dell’informazione) è un vecchio impegno di tutti i governi autoritari e non che genera distorsioni come questa.

Credo che mescolare Hitler o Mussolini con sullo sfondo altri famosi despoti forse avrebbe avuto un suo senso compiuto, anche se forse solo all’interno di una manifestazione di denuncia.

Ma qui trovi Batman e Superman, supereroi di fantasia, mescolati con un “supereroe (?)” reale, e questo crea una sorta di cortocircuito logico che trova come unica giustificazione una scarsa conoscenza della Storia. Quindi una miseranda giustificazione per gli studenti e nessuna giustificazione per il sistema educativo

Il recente discorso di Malala Yousafzai all’ONU racchiude, nella sua accorata semplicità, tutti i rischi che corre un popolo senza un sistema educativo libero e indipendente dal potere dominante:

«I talebani hanno paura dei libri e delle penne, hanno paura del potere dell’istruzione … »

Pakistan e Thailandia, due nazioni con regimi autoritari o comunque non pienamente democratici in cui troviamo: l’estremismo culturale dei talebani e la scuola piegata alle direttive del potere politico dominante. Sistemi scolastici che, a scanso di equivoci, non prevedono la critica ma solo cieca ubbidienza, ed uscirne è possibile solo in maniera materiale, cioè andandosene a studiare all’estero, cosa non facile per i più, impossibile per moltissimi.

Poi ci sono nazioni con una democrazia più compiuta, anche se non perfetta, in cui il sistema educativo, negli ultimi decenni, è stato messo sotto attacco.

Democrazia ed istruzione – Noam Chomsky – Ed. Edup)

Democrazia ed istruzione – Noam Chomsky – Ed. Edup

“… già un paio di anni fa (1992 NdR) le grandi firme di investitori, come Lehman Brothers, e così via, circondarono di brochures i loro clienti dicendogli: <Guardi, abbiamo preso in consegna il sistema sanitario, quello carcerario, il prossimo obiettivo è il sistema educativo. Se lo privatizziamo, faremo un sacco di soldi>. … il sistema dell’educazione pubblica si basa sul principio per cui il bambino che sta per strada deve ottenere un’educazione. E tutto ciò rischia di essere fermato. Questo assomiglia molto a ciò che preoccupò i lavoratori delle miniere di Lowell, Massachusetts, circa 150 anni fa. Essi cercarono di fermare ciò che chiamavano il nuovo spirito del tempo: <Diventare ricchi, dimenticandosi di tutto tranne che di se stessi>. Noi vogliamo fermare tutto ciò. Non c’è niente che ci piace in tutto questo. Noi siamo esseri umani. Ci preoccupiamo per gli altri. Ci preoccupiamo che il ragazzo di strada ottenga un’educazione. Ci preoccupiamo di dare una possibilità a qualcuno, anche se poi non la usa.”   (dall’introduzione di Democrazia ed istruzione – Noam Chomsky – Ed. Edup)

La tesi di Chomsky è semplice: non c’è democrazia senza educazione, non c’è società realmente libera quando il fine della produzione è una produzione di beni e non di esseri umani liberi e pensanti.

Sì, viviamo in un mondo il cui motto pare essere: “La vostra ignoranza è il nostro potere ”.

 

Tiziano Matteucci
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About Tiziano Matteucci

"Siede la terra dove nata fui / su la marina dove ’l Po discende / per aver pace co’ seguaci sui." (Dante Alighieri - Inferno, V). Per il resto non c'e' molto da dire. Pensionato italiano che ora risiede in una cittadina del nord ovest della Thailandia per un assieme di causalità e convenienze ... c'è solo una cosa certa: "faccio cerchi sull'acqua ... per far divertire i sassi" (Premdas)
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