Thailandia, le cascate di Thi Lo Su น้ำตก ที ลอ ซู

mae sot

Mae Sot

Per andare alle cascate di Thi Lo Su bisogna prima arrivare a Mae Sot.

Embè?”, direte voi.

Mi spiego. 

È  come se un turista che vuol visitare, per dire: Le Cinque Terre, debba per forza passare da Reggio Emilia anche se, in quel momento,  si trova a  Genova o La Spezia.

strada x Thi lo su

La strada verso Umphang

Le cascate di Thi Lo Su fanno parte dell’Umphang Wildlife Sanctuary una zona protetta, delimitata ad est dal confine con la Birmania (o Myanmar) ed a sud, attraverso altre aree protette e parchi nazionali, si congiunge alla Provincia di Kanchanaburi, formando il complesso forestale più ampio del Sudest Asiatico e luogo del più recente avvistamento di tigri in Thailandia.

Pha charoen

Pha Charoen Waterfall

La cittadina di Umphang si può raggiungere, utilizzando una strada degna di questo nome, solo da nord, per l’appunto da Mae Sot.  La distanza di soli 160 km non deve però trarre in inganno, i primi 50 km sono relativamente normali ma i restanti 110 km, a parte la stretta carreggiata, impegnano l’autista in oltre 1.200 curve.

Se prima di affrontare la parte impegnativa del percorso volete visitare le cascate di Pha Charoen, giusto per fare un antipasto, le trovate quasi sulla strada.

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Da Umphang a Thi Lo Su

Se la meta del viaggio sono solo le cascate di Thi Lo Su  (น้ำตก ที ลอ ซู  – Nam Tok Thi Lo Su, traslitterato anche come Thee Lor Sue oppure The Lor Sue), sappiate che la sola visita delle cascate richiede almeno un pernottamento in loco (forse meglio 2 per non correre troppo). Si può pernottare ad Umphang oppure nel camping vicino alle cascate che dista 45 km da Umphang a cui è collegato da una strada asfaltata solo per i primi 25 km… meglio avere un fuoristrada.

Se, invece, avete tempo e voglia di fare un’escursione più o meno lunga le occasioni (e le offerte) per divertirsi non mancano.

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Navigazione sul fiume Mae Klong

Il fiume Umphang confluisce nel fiume Mae Klong (questo fiume confluisce a sua volta nel lago artificiale della diga Si Nakharin nella Provincia di Kanchanaburi, dopo la diga il fiume prende il nome di Kwae Yai).

Partendo da Umphang Ke a bordo di un gommone si discende in rafting verso le cascate di Thi Lo Su. (Forse il termine rafting è eccessivo, anche se da giugno a ottobre, vale a dire durante la stagione delle piogge, il percorso potrebbe essere più pericoloso. Il rafting si conclude a qualche km dal camping, vicino alle cascate, dopo circa 3 ore, ma potrebbe proseguire ben oltre. Durante questa breve navigazione si possono visitare una sorgente termale di acqua calda ed una grotta affascinante quanto buia, a circa un km dal fiume, nel pieno della giungla.

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Ingresso della grotta

Le escursioni più comuni di solito prevedono, dopo il rafting, il pernottamento nel camping che si trova in riva al fiume Kloh Tho (che forma le cascate di Thi Lo Su) a circa 1,5 km dalle cascate stesse, ora raggiungibili con un orrendo quanto comodo percorso in cemento.

Il secondo giorno, dopo la visita alle cascate, con una passeggiata (pomposamente definita trekking) di circa 8 km ci si trasferisce al villaggio Karen di Ban Ko Tha dove si pernotta.

Non è un percorso faticoso ed è sicuramente affascinante camminare in mezzo alla foresta di bambù, alberi ed orchidee.

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Passeggiata nella giungla

Pernottare a Ban Ko Tha è indubbiamente spartano ma piacevole.

Il giorno successivo da Ban Ko Tha ci si sposta (volendo anche a dorso di elefante) a Ban Palatha dove, nella maggior parte dei casi, un mezzo attende per rientrare a Umphang e poi… il ritorno a Mae Sot.

(Clicca sulle foto per ingrandirle)

Rafting verso Thi Lo Su

Rafting verso Thi Lo Su

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Rafting verso Thi Lo Su

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Rafting verso Thi Lo Su

 

 

 

 

 

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Le cascate di Thi Lo Su

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Trekking a Umphang

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Trekking a Umphang

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Trekking a Umphang

 

 

 

 

 

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7eleven (per scherzo) a Ban Ko Tha

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Hotel a Ban Ko Tha

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Toilette a Ban Ko Tha

 

 

 

 

 

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Cena in hotel a Ban Ko Tha

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Abitante di Ban Ko Ta

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Mattino a Ban Ko Tha

 

 

 

 

 

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In elefante verso Palatha

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In elefante verso Palatha

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Abitante di Palatha

 

 

 

 

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Le cascate di Thi Lo Su

Umphang, in realtà, offre anche altre opportunità.

Attraverso la giungla, sono possibili molti altri percorsi alla scoperta di villaggi karen: Thi Pho Ji (e le sue paludi gemelle), Pueng Klueng  (abitato da birmani, Shan e thailandesi), Lay Tong Ku (sul confine birmano, i cui abitanti non allevano maiali, anatre e polli ma possono possedere elefanti, mucche e bufali) ed altri luoghi.

Ban Palatha: un grande villaggio Karen distante circa 27 km da Umphang, da cui parte il rafting verso la cascata di Ti Lo Lay distante circa 40 km. 

Ban Zepala: a soli 3 km da Ban Palatha, i suoi abitanti, coltivatori di riso e ortaggi, usano normalmente gli elefanti; alla fine del villaggio trovate la cascata di  Zepala

Il villaggio di Kangae Di:  dove la strada statale n.1090 finisce nella giungla.

Il lago di La Ka Toe: giungla profonda e animali selvaggi.

La grotta Nam Mood: attraversata dal fiume Mae Klong che entra nella grotta.

ATTENZIONE:

  • La stagione delle piogge inizia a maggio e termina a novembre, con forti piogge da luglio ad ottobre. I percorsi in rafting potrebbero essere più pericolosi.
  • Da giugno a ottobre le strade asfaltate sono difficili da affrontare e sulle piste non asfaltate è quasi impossibile guidare (molte piste nella giungla sono allagate).
  • Durante questa stagione le visite alla zona non sono consigliate.
  • Il periodo migliore per le visite è da novembre sino a febbraio, strade e piste nella giungla sono nelle condizioni ideali.
  • Farsi sempre accompagnare da una guida locale.
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Le cascate di Thi Lo su

Tutte le foto sono di Tiziano Matteucci

Tiziano Matteucci
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About Tiziano Matteucci

"Siede la terra dove nata fui / su la marina dove ’l Po discende / per aver pace co’ seguaci sui." (Dante Alighieri - Inferno, V). Per il resto non c'e' molto da dire. Pensionato italiano che ora risiede in una cittadina del nord ovest della Thailandia per un assieme di causalità e convenienze ... c'è solo una cosa certa: "faccio cerchi sull'acqua ... per far divertire i sassi" (Premdas)
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