Thailandia, il frutto di cotone

Krathon in vendita al mercato – foto tiziano matteucci

Sandoricum koetjape, nome comune: santol o cottonfruit, pianta originaria del sudest asiatico.  In thailandese sia la pianta che il frutto si chiamano : กระท้อน (krathon) o สะท้อน (sathon) – ma ha anche altri nomi locali -.

Frutto molto compatto, la buccia rugosa è saldamente attaccata alla polpa e la polpa è saldamente aggrappata ai semi. Il frutto maturo ha sapore dolce acidulo nella parte esterna e delicatamente dolce nella parte interna, che assomiglia a batuffoli di cotone – da qui il nome di cottonfruit -. Quando è stagione, devo dire, uno dei miei preferiti.

Santol o cotton fruit – foto tiziano matteucci

Nella cucina thailandese il frutto immaturo viene utilizzato nella preparazione del som tam (ส้มตำ), ma credo sia meglio dire: viene utilizzato occasionalmente.

Tutti i frutti autoctoni utilizzati per fare il som tam sono stati rimpiazzati dalla non autoctona papaya, non per nulla il som tam è noto agli stranieri come papaya salad.

Ingrediente principale anche in alcune zuppe di verdure, แกงหมูกระท้อน (kaeng mu kraton) e แกงคั่ว กระท้อนกุ้ง (kæng kua krathon kung) dove, come indica il nome delle pietanze, viene abbinato a maiale o gamberetti.

Krathon – foto tiziano matteucci

Oggi trova il suo maggior utilizzo soprattutto  trasformato in marmellata, candito o conservato sott’aceto.

Oltre che fresco a me piace anche cotto.

Dicono abbia un  alto contenuto di antiossidanti e, nella medicina tradizionale, foglie e corteccia, bolliti in acqua, vengono usate per curare la diarrea e la dermatite.

Santol o cottonfruit – foto tiziano matteucci

Tiziano Matteucci
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About Tiziano Matteucci

"Siede la terra dove nata fui / su la marina dove ’l Po discende / per aver pace co’ seguaci sui." (Dante Alighieri - Inferno, V). Per il resto non c'e' molto da dire. Pensionato italiano che ora risiede in una cittadina del nord ovest della Thailandia per un assieme di causalità e convenienze ... c'è solo una cosa certa: "faccio cerchi sull'acqua ... per far divertire i sassi" (Premdas)
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