Bomba a Bangkok, identikit del presunto attentatore

La bomba esplosa il 17 agosto vicino al santuario di Erawan, nel cuore di Bangkok, ha ucciso almeno 20 persone e provocato piu’ di 100 feriti.

La polizia thailandese ha pubblicato un identikit, che mostra un uomo con occhiali e capelli mossi, offrendo una ricompensa di 1 milione di baht (circa 25.000 euro) per chiunque fornisca informazioni utili a catturarlo. Secondo le autorita’ ed i media thailandesi, l’uomo sarebbe probabilmene un cittadino straniero ma potrebbe aver agito insieme ad alcuni collaboratori thailandesi.

Il presunto attentatore e’ stato ripreso dalle telecamere di sicurezza nel luogo dell’attentato pochi minuti prima dell’esplosione (si veda il video in alto). Indossava una maglietta gialla ed aveva uno zaino nero. Ha lasciato lo zaino in terra ed ha abbandonato l’area pochi minuti prima della tragedia. 

Nessuno sa con certezza di chi si tratti ne’ se le due esplosioni del 17 e 18 agosto siano opera di una o piu’ persone. Mistero anche sul movente dei due attentati, che non sono stati rivendicati.

“Credo ci sia più di una persona dietro a questi crimini,” ha detto il capo della polizia thailandese, Somyot Pumpanmuang. “Ci deve essere una rete. Uno straniero da solo non poteva commettere questo attentato. Ci deve essere qualche thailandese che lo ha aiutato.”

Il dittatore Prayut Chan-ocha, che poche ore dopo la prima esplosione ha lasciato intendere che i responsabili potrebbero essere i suoi avversari politici delle Camicie Rosse, ha dichiarato che il sospettato farebbe meglio a “consegnarsi immediatamente alla polizia. In caso contrario rischia di essere ucciso dalle forze di sicurezza.” Ed ha aggiunto: “Se qualcuno lo conosce, farebbe meglio a rispondere a questo messaggio.”

Nell’ultimo decennio Bangkok e’ stata teatro di attentati con ordigni esplosivi in varie occasioni. Nell’agosto del 2006 l’autista del generale Pallot Pinmanee fu catturato di fronte alla residenza del primo ministro Thaksin Shinawatra mentre guidava un’auto con circa 5 chili di esplosivo collegato ad un detonatore pronto ad esplodere.

Durante il Capodanno del 2006 piccoli ordigni esplosi in 9 diverse aree della capitale hanno fatto 3 vittime. La responsabilita’ degli attacchi non fu mai chiarita.

Il 14 febbraio 2012 un gruppo di iraniani che pianificava l’assassinio dell’ambasciatore israeliano a Bangkok ha fatto saltare in aria per sbaglio l’appartamento dove venivano preparati gli esplosivi. Datosi alla fuga, uno dei maldestri terroristi ha lanciato una bomba ad un tassista per poi finire per farsi saltare in aria le gambe.

Nel gennaio 2014 un ordigno lanciato contro un corteo di manifestanti anti-elezioni uccise un uomo. Il giorno successivo, in un episodio simile, una granata lanciata nella grande piazza dove si erge il Victory Monument fece decine di feriti. Un mese dopo, altre bombe lanciate contro i manifestanti anti-elezioni fecero 3 vittime, tra cui due bambini di 5 e 12 anni.

Gli attentati con ordigni esplosivi sono piu’ frequenti nel sud della Thailandia, teatro di un’insurrezione di natura separatista che nel corso dell’ultimo decennio ha causato oltre 6mila morti.

Bomba Bangkok terrorista

Bomba a Bangkok: identikit del presunto attentatore.

 

Alessio Fratticcioli

About Alessio Fratticcioli

Alessio è il fondatore e amministratore di Asiablog.it (anche su Facebook e Twitter). Per saperne di più su questo buffo personaggio, la sua lunga e noiosa biografia si trova qui.
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