In buona fede, o dell’impunità in Thailandia

Fede, Pala Baglioni, Raffaello (1507)

Fede, Pala Baglioni, Raffaello (1507)

A vedere da qui il tentativo, sino ad ora riuscito, del Governo italiano di modificare la Costituzione vien quasi da sorridere.

In Thailandia il Primo Ministro, nonché capo della giunta militare al potere, Gen. Prayut Chan-ocha ha fatto una richiesta all’apposito comitato costituito per redigere la nuova Costituzione. Il generale vuole una clausola che esenti i militari da responsabilità civile, penale e amministrativa in caso di uso della forza se fatta “in buona fede”, vale a dire per proteggere la sicurezza nazionale da minacce interne ed esterne.

Si tratta di una forma di impunità che, in forza di legge o meno, in Thailandia esiste già, in quanto il Regno vive da sempre sotto l’ala protettiva dei militari che, a loro avviso, operano da sempre “in buona fede”, ma che hanno lasciato sulla loro strada una lunga striscia di morti impunite… ma ovviamente sempre “in buona fede“.

Tiziano Matteucci
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"Siede la terra dove nata fui / su la marina dove ’l Po discende / per aver pace co’ seguaci sui." (Dante Alighieri - Inferno, V). Per il resto non c'e' molto da dire. Pensionato italiano che ora risiede in una cittadina del nord ovest della Thailandia per un assieme di causalità e convenienze ... c'è solo una cosa certa: "faccio cerchi sull'acqua ... per far divertire i sassi" (Premdas)
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