Corea del Nord, una bomba atomica (come regalo di compleanno)

Pendolari alla stazione ferroviaria di Seoul guardanoe una trasmissione televisiva che annuncia il test nucleare di Pyongyang. (Getty / Chung Sung-Jun)

Pendolari alla stazione ferroviaria di Seoul guardano una trasmissione televisiva che annuncia il test nucleare di Pyongyang. (Getty / Chung Sung-Jun)

Venerdì è il compleanno di Kim Jong-un – il suo 33esimo probabilmente, anche se potrebbe essere il suo 32esimo (sappiamo molto poco di certo su di lui) – perciò il test potrebbe essere stato un regalo anticipato.

I compleanni dei leader sono sempre celebrati molto platealmente in Corea del Nord, nonostante questo valesse soprattutto per Kim Il Sung, il fondatore dello stato e nonno dell’attuale leader. Più probabilmente c’entrano i preparativi per l’atteso Settimo Congresso del Partito dei Lavoratori di Corea, previsto per maggio: è il primo in 36 anni. Toshimitsu Shigemura, un esperto di Corea del Nord all’Università di Waseda di Tokyo, ha spiegato: “Kim Jong-un ha bisogno di ottenere grandi risultati prima del congresso del partito di maggio. Suo padre non aveva testato una bomba all’idrogeno, e ora lui può dire di averlo fatto. È un grande traguardo per lui”. La Corea del Nord aveva dato qualche indizio sul fatto che tutto ciò potesse succedere. A dicembre Kim Jong-un aveva detto che il suo paese era “un potente stato armato di armi nucleari pronto a far esplodere bombe A e bombe H per difendere efficacemente la sua sovranità e la sua dignità”.

(Why is North Korea’s ‘hydrogen bomb’ test such a big deal?, Anna Fifield, The Washington Post)

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«La Corea del Nord sostiene di aver testato con successo una bomba all’idrogeno (termonucleare). Le rilevazioni sismiche mostrano in effetti che c’è stato un evento sismico non naturale, e quindi coerente con un’esplosione, nei pressi di Sungjibaegam, sito dei test nucleari della Corea del Nord. I dati sismici sono di grandezza simile a quelli del febbraio 2013, data dell’ultimo test nucleare della Corea del Nord.

Al momento non è possibile confermare se ci sia stata un’esplosione termonucleare. Potrebbe essere possibile ma, per confermare le sofisticate analisi sismiche, servirebbe l’analisi delle emissioni in atmosfera, se ci sono perdite dai tunnel di prova. Eventuali emissioni potrebbero richiedere diversi giorni per la rilevazione e l’analisi. Ma nessuna emissione venne rilevata dal test del 2013, quindi non c’è alcuna certezza che questa volta possano essercene.

Produrre con successo un’arma termonucleare è una grande sfida tecnica e la maggior parte degli esperti mette in dubbio che la Corea del Nord disponga di questa tecnologia. Forse la Corea del Nord è riuscita a sviluppare la fissione di un esplosivo ‘potenziato’, dove il rendimento della fissione viene aumentato attraverso l’iniezione di trizio nel nucleo dell’arma.

Condurre test nucleari è una cosa. Ma produrre testate compatte ed affidabili in grado di essere montate su missili e resistenti alle sollecitazioni del lancio, è un’altra cosa. I test nucleari della Corea del Nord aumentano il livello delle tensioni internazionali, ma il paese ha una lunga strada da percorrere prima di poter affermare di avere un’arma nucleare. La comunità internazionale ha ancora il tempo per dissuadere la Corea del Nord a procedere ulteriormente su questa strada.»

(North Korea’s nuclear test: Initial analysis, John Carlson, The Interpreter)

Il Trattato di non proliferazione nucleare (1 luglio 1968) dice:

Art. I – Ciascuno degli Stati militarmente nucleari, che sia Parte del Trattato, si impegna a non trasferire a chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, ovvero il controllo su tali armi e congegni esplosivi, direttamente o indirettamente; si impegna inoltre a non assistere, né incoraggiare, né spingere in alcun modo uno Stato militarmente non nucleare a produrre o altrimenti procurarsi armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, ovvero il controllo su tali armi o congegni esplosivi.

Art. II – Ciascuno degli Stati militarmente non nucleari, che sia Parte del Trattato, si impegnaa non ricevere da chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, né il controllo su tali armi e congegni esplosivi, direttamente o indirettamente; si impegna
inoltre a non produrre né altrimenti procurarsi armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, e a non chiedere né ricevere aiuto per la fabbricazione di armi nucleari o di altri congegni nucleari esplosivi.

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«Il testo del Trattato impone l’applicazione delle misure di salvaguardia solo agli Stati non nucleari, mentre rimette alla buona fede dei contraenti l’impegno dei 5 NWS [Stati con armi nucleari]a non trasferire a Paesi terzi informazioni e tecnologie connessi agli impieghi militari del nucleare, nonché a condurre negoziati su misure efficaci per la cessazione della corsa alle armi nucleari e la conclusione di un trattato ai fini di un disarmo generale e completo.

Nel 1997, il limitato sviluppo della proliferazione orizzontale si presenta indubbiamente come un risultato legato soprattutto alla sua esistenza. Occorre tuttavia rilevare che l’estensione del TNP a tempo indeterminato, venuti meno il bipolarismo e le ottimistiche previsioni legate alla sua fine, si colloca in una situazione geopolitica molto diversa da quella caratterizzante la stesura originaria del Trattato.

In primo luogo, si è enormemente abbreviata la distanza tecnologica tra usi pacifici dell’energia atomica ed usi militari, giacché una eventuale operazione di diversione diventa in linea di principio più facile. In secondo luogo, si è indebolito quello che sin dalle origini dell’era nucleare stato il patto fondamentale in materia di trasferimenti di tecnologie nucleari tra NWS e NNWS [Stati senza armi nucleari], essendosi attenuato l’interesse di questi ultimi ad ottenere assistenza tecnica per la risoluzione dei problemi di approvvigionamento energetico in cambio della rinuncia all’opzione nucleare militare.»

(Il disarmo nucleare: problemi e prospettive, Luca Bucaioni e Carlo Salvetti, Nato – Comitato Atlantico Italiano)

Sono passati quasi dieci anni (9 ottobre 2006) dal primo test nucleare della Corea del Nord e questo suo programma prosegue, nella quasi certezza degli osservatori, che le risorse tecnologiche nordcoreane non siano in grado di produrre ordigni nucleari affidabili.

Par di assistere ad uno spettacolo spaventoso, ma non reale, solo un film horror. Per ora.

Tiziano Matteucci
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"Siede la terra dove nata fui / su la marina dove ’l Po discende / per aver pace co’ seguaci sui." (Dante Alighieri - Inferno, V). Per il resto non c'e' molto da dire. Pensionato italiano che ora risiede in una cittadina del nord ovest della Thailandia per un assieme di causalità e convenienze ... c'è solo una cosa certa: "faccio cerchi sull'acqua ... per far divertire i sassi" (Premdas)
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