L’intrepido eco-vigilante delle agitate acque cambogiane

January 17, 2016- Cambodia. Nany prepares for the boat arriving to Koh Seh island, where Marine Conservation Cambodia is based. © Charlotte Pert

Nany, uno dei membri dell’equipaggio di Paul Ferber, si prepara per l’attracco al molo di Koh Seh, dove ha sede il Marine Conservation Cambogia. 17 gennaio 2016. Foto Charlotte Pert

“Come un bulldozer che passa attraverso un bosco”. Così Paul Ferber descrive la pesca a strascico praticata illegalmente, secondo la legge cambogiana, nelle acque poco profonde della Baia di Kep, in Cambogia.

Ma se il governo locale non può — o non vuole — fermare la pesca illegale che sta devasta l’ecosistema marino delle Baia di Kep, c’è un coraggioso espatriato britannico rischia la vita e l’incolumità fisica per farlo.

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L’intrepido eco-vigilante delle agitate acque cambogiane

Tiziano Matteucci
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"Siede la terra dove nata fui / su la marina dove ’l Po discende / per aver pace co’ seguaci sui." (Dante Alighieri - Inferno, V). Per il resto non c'e' molto da dire. Pensionato italiano che ora risiede in una cittadina del nord ovest della Thailandia per un assieme di causalità e convenienze ... c'è solo una cosa certa: "faccio cerchi sull'acqua ... per far divertire i sassi" (Premdas)
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