Unione Europea – Thailandia, le relazioni dopo il colpo di stato

Prayut Chan-o-cha, Primo ministro thailandese, al vertice Asem – Milano, ottobre 2014 (Afp)

Prayut Chan-o-cha, Primo ministro thailandese, al vertice Asem – Milano, ottobre 2014 (Afp)

Special report di EurActive

Quando nel maggio del 2014 la Thailandia ha subito il colpo di stato militare – che ha spodestato il governo democraticamente eletto di Yingluck Shinawatra dopo mesi di proteste di piazza -, la seconda più grande economia dell’ASEAN era sul punto di firmare un accordo di libero scambio con l’UE.

Da allora due importanti settori dell’economia thailandese, l’industria ittica e frutticola, sono finiti sotto i riflettori di Bruxelles, mentre gli attivisti e gli avvocati per i diritti umani hanno accusato la giunta di reprimere ogni forma di dissenso.

Con un referendum previsto quest’anno, che sarà seguito da elezioni nazionali, promesse per il 2017, i rapporti della Thailandia con l’UE, Washington e il resto del mondo sono legati a questo controverso processo di ritorno alla democrazia.

Sul sito EurActive.com, sito online di informazione sull’Unione Europea, è in corso di pubblicazione una serie di articoli sullo stato delle relazioni tra la UE e la Thailandia.

Nei link che seguono le traduzioni di alcuni di questi articoli:

Tiziano Matteucci
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About Tiziano Matteucci

"Siede la terra dove nata fui / su la marina dove ’l Po discende / per aver pace co’ seguaci sui." (Dante Alighieri - Inferno, V). Per il resto non c'e' molto da dire. Pensionato italiano che ora risiede in una cittadina del nord ovest della Thailandia per un assieme di causalità e convenienze ... c'è solo una cosa certa: "faccio cerchi sull'acqua ... per far divertire i sassi" (Premdas)
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