Thailandia, la giunta militare risponde ai suoi critici

Sek Wannamethee, portavoce del Ministero degli Esteri della Thailandia.

Sek Wannamethee, portavoce del Ministero degli Esteri della Thailandia.

Di Matthew Tempest, 18 marzo 2016, Eur Activ.com

La giunta militare thailandese afferma di comprendere le preoccupazioni europee sulla costituzione in corso di stesura, ma sostiene che intende ripristinare la democrazia.

«Il governo non ha alcun desiderio di rimanere al potere più a lungo del necessario», ci risponde Sek Wannamethee.

Matthew Tempest, giornalista di politica estera di EurActiv.com, pone direttamente, le questioni sollevate dal nostro special report, al Ministero degli Affari Esteri di Bangkok.

Sek Wannamethee, portavoce del Ministero degli Esteri della Thailandia, gli risponde.

Nel maggio del 2014, quando l’attuale regime militare ha preso il potere con un colpo di stato, la Thailandia era pronta a firmare un accordo di libero scambio con l’UE. Che ora è stato sospeso a tempo indeterminato, e l’UE è pronta a vietare eventualmente, tutte le importazioni di pesce thailandesi – settore con un valore di circa 3 miliardi di dollari annui-, il governo thailandese si assume le responsabilità per l’incertezza economica che ha causato nel corso dei suoi due anni al potere?

Infatti, è un peccato che i negoziati per l’accordo di libero scambio Thai-UE siano stati accantonati. Ma questo, in realtà, non ha influenzato gli stretti rapporti commerciali tra la Thailandia ed i paesi UE. Secondo le statistiche, il volume degli scambi tra la Thailandia e la UE, negli ultimi due anni, non ha mostrato alcun segno di stagnazione. L’UE rimane uno dei nostri principali partner commerciali e di investimento.

Gli Ambasciatori dei paesi UE in Thailandia continuano a impegnarsi con il governo thailandese ed esprimono interesse al miglioramento dei legami economici con noi, in particolare esplorando le possibilità di partecipazione, di paesi dell’UE, in progetti di investimento.

La Thailandia rimane un’affidabile destinazione per gli investitori europei. Coloro che hanno già investito in Thailandia mostrano elevata fiducia nel suo potenziale e nella sua stabilità sotto l’attuale governo. Le relazioni economiche tra la Thailandia e l’UE sono sempre molto vaste, sia in termini di commercio che di investimenti, come conferma l’Associazione europea per gli affari ed il commercio (EABC). Il risultato dell’EABC Business Confidence Survey 2015 mostra anche che la comunità imprenditoriale europea è ancora ottimista e fiduciosa nei confronti dell’economia thailandese.

I nostri fondamentali economici complessivi rimangono forti e questo viene dimostrato dalle elevate riserve in valuta estera ed il basso tasso di disoccupazione. La Thailandia, infatti, prevede che quest’anno i risultati economici del paese possano superare quelli dello scorso anno, mentre il governo promuove il 2016 come l’anno degli investimenti, con misure di stimolo e importanti promozioni degli investimenti in infrastrutture e mega-progetti. Con una previsione di 32,6 milioni di visitatori nel 2016, anche il turismo darà un altro importante contributo nel rafforzare la fiducia del paese e continuare a spingere la nostra economia.

Per quanto riguarda la pesca IUU, ci rendiamo conto che è stato un grave problema per la nostra industria della pesca. In effetti, è stato anche un annoso problema per i governi del passato, ed è l’attuale governo che ha intensificato gli sforzi per sradicare questo problema.

Questo governo ha vigorosamente e seriamente perseguito una riforma ambiziosa e globale del settore della pesca, al fine di garantire un utilizzo sostenibile delle risorse marine e la ricerca di soluzioni durature a problemi profondamente radicati.

Abbiamo rinnovato i quadri giuridici e politici in materia di pesca, revisionato il regime di licenza di pesca, ispezionato migliaia di navi e centinaia di impianti di trasformazione di frutti di mare, aumentato il monitoraggio e il controllo delle attività di pesca, migliorato le banche dati di pesca e sistemi di tracciabilità e rinforzato le forze dell’ordine.

I recenti concreti progressi nella riforma della pesca in Thailandia parlano da soli, questo governo ha ottenuto ciò che i governi precedenti non erano riusciti a fare. In realtà che il cartellino giallo o rosso è veramente di secondaria importanza. La nostra preoccupazione principale è quella di implementare le attività di pesca al fine di creare un settore della pesca ecologicamente sostenibile e socialmente responsabile.

La giunta militare è ormai al potere da quasi due anni. Già una bozza di costituzione è stata smantellata e la data precisa di possibili elezioni continua ad essere rinviata. Che garanzia può dare che le elezioni avranno luogo a metà del 2017, come promesso?

Il processo di redazione della Costituzione deve seguire le procedure enunciate nella Costituzione ad interim. La Thailandia è pienamente impegnata nel portarsi avanti secondo la tabella di marcia annunciata.

Tuttavia, è importante assicurarsi di porre rimedio alle ingiustizie del passato, prima di intraprendere nuove elezioni. Pertanto, un costante e graduale sviluppo concentrato sulla qualità piuttosto che la velocità, in modo che il Paese stesso possa contribuire ad una Thailandia più forte ed a ripristinare la fiducia.

Siamo attualmente nella fase 2 delle 3 fasi della tabella di marcia (Riconciliazione – Riforme – Elezioni). L’attenzione è ora rivolta all’avvio di una riforma globale ed a porre una solida base per raggiungere uno sviluppo sostenibile e centrato sulle persone, mentre la nuova costituzione è in fase di elaborazione.

La nostra tabella di marcia delinea chiari passi verso un ritorno alla democrazia. L’intero processo di redazione della costituzione era previsto durasse circa 20- 23 mesi (6 mesi da parte della Commissione Costituzione (CDC) per completare la stesura / 4 mesi per un referendum nazionale / 6-8 mesi per l’attuazione delle necessarie leggi organiche / 4 – 5 mesi per le campagne politiche prima di tenere elezioni generali).

In base a questo lasso di tempo, il processo per le elezioni generali è quindi previsto nel 2017.

Ci rendiamo conto che gli amici e alleati sono interessati alla tabella di marcia. Vorrei rassicurarli che la Thailandia sta saldamente andando avanti secondo la tabella di marcia. Con costante progresso e con l’attuazione di riforme a livello nazionale, la Thailandia sta continuando il suo cammino verso una democrazia rafforzata e sostenibile.

Chiediamo il tempo e lo spazio per permettere la riconciliazione e che le riforme seguano il loro corso. In ultima analisi, la sostenibilità delle riforme deve venire dall’interno del e per il popolo Thai.

L’attuale bozza di costituzione è stata ampiamente criticata perché mantiene il potere del regime militare – un Senato di tutti nominati, il diritto ad avere un non-eletto come primo ministro, l’immunità per i militari, l’indebolendo dei partiti più forti o più grandi, il diritto per la giunta di governare fino a quando un nuovo governo non viene nominato, e altre misure. A queste condizioni, possono le elezioni del 2017 essere descritte come “libere e giuste”?

Il progetto di Costituzione, che contiene 270 articoli, si propone di fornire una maggiore garanzia per salvaguardare i diritti della gente e in conformità alle norme internazionali. Essa mira inoltre a fornire un sistema per creare un ambiente politico pulito e trasparente, con controlli forti ed equilibrati per promuovere una società giusta ed equa.

Durante tutto il processo di elaborazione, il CDC ha lavorato in modo inclusivo per garantire che tutte le voci fossero ascoltate e che le persone, provenienti da tutti i ceti sociali, potessero essere impegnate attivamente alla stesura della costituzione. Numerosi seminari e forum pubblici, per discutere apertamente sul progetto, si sono svolti a Bangkok e in diverse province in tutto il paese, con la partecipazione attiva di accademici, rappresentanti del settore pubblico e privato e le ONG. Il CDC delibererà e rivedrà il progetto sulla base delle raccomandazioni così ricevute. Il progetto finale sarà completato entro aprile 2016, prima di essere trasmessa alla Commissione elettorale per un referendum nazionale che è previsto si terrà in agosto 2016.

È importante ricordare che il progetto è ancora in discussione e rivisto sulla base delle raccomandazioni raccolte provenienti dal settore pubblico e pertinenti. Pertanto, nessuno dei contenuti di questo progetto è ancora definitivo.

In breve, ciò che è previsto in questo progetto è un tentativo di sviluppare una democrazia sostenibile con controlli efficaci e contrappesi che cercano di rafforzare il popolo, promuovere il buon governo, gestire i disaccordi politici e garantire la trasparenza e la responsabilità. Che sono tutti elementi integranti e imperativi per elezioni libere ed eque.

Ancora più importante, si spera che la nuova Costituzione comporterà un cambiamento di paradigma e porre una solida base per il futuro della Thailandia sulla base di un sistema politico equo, trasparente e pluralistico e una crescita economica forte ma sostenibile.

Il Parlamento europeo ha severamente criticato il regime militare riguardo alla situazione dei diritti umani, i giornalisti spediti ad un “adeguamento dell’atteggiamento, gli accademici e le loro famiglie molestati per aver criticato i militari e gli attivisti perseguiti per aver svelato abusi sul lavoro nell’industria di conservazione della frutta. È un primato di cui la giunta militare può essere orgogliosa, nel tentativo di ricerca di una credibilità internazionale?

Il Governo rispetta pienamente la libertà di espressione e ritiene che sia un fondamento di base di una società democratica. Tuttavia, siamo obbligati a trovare il giusto equilibrio tra la libertà di stampa e l’interesse della società.

I media sono autorizzati a trasmettere e comunicare liberamente la propria opinione. Solo limiti, minimi e necessari, sui media e le piattaforme sociali sono stati messi in atto per prevenire ulteriori disagi e prevenire tentativi di istigare episodi di violenza, alimentare la divisione sociale o creare odio tra la gente durante questo periodo cruciale della riforma nazionale e la riconciliazione verso una democrazia sostenibile e l’armonia sociale.

Per quanto riguarda un attivista presumibilmente “perseguiti per aver denunciato abusi sul lavoro nel settore della conservazione della frutta”, va sottolineato che il sistema giudiziario thailandese è integerrimo ed indipendente dalla politica. I procedimenti sono stati avviati da un soggetto privato contro un altro ente privato e, contrariamente alla credenza generale, le autorità governative, tra cui l’Ufficio del procuratore generale, non sono in grado di intervenire nel processo giudiziario. Anche nei casi penali in cui i pubblici ministeri rappresentano una parte delle parti, i pubblici ministeri come rappresentanti della legge agiscono esclusivamente sui fatti ed il merito dei casi.

Un primo esempio di indipendenza del sistema giudiziario thailandese è il caso contro Phuketwan. Il 1 ° settembre 2015, la Corte provinciale di Phuket ha respinto una causa di diffamazione in un caso che vedeva coinvolti due giornalisti di Phuketwan, nonostante le analoghe preoccupazioni della società civile e dei media.

Molti osservatori esterni ritengono che il regime militare intende rimanere al potere per provvedere alla successione reale, quando l’attuale 88enne Re passerà a miglior vita. Si può negare questa affermazione?

Questa affermazione è fuorviante. Il Consiglio nazionale per la pace e l’ordine (NCPO) ha preso il controllo dell’amministrazione nazionale al fine di fornire un periodo di riflessione a tutte le parti del conflitto politico, con lo scopo di prevenire ulteriori violenze, ripristinare la stabilità e mettere nuovamente il paese in una strada verso la piena democrazia.

Non c’è collegamento con la questione della successione reale. Ci sono regole e procedure chiaramente stabilite in materia. Sia la legge di Palazzo sulla successione che la sezione residua della costituzione thailandese garantiscono comunque una transizione graduale, dovessero mai sorgere delle necessità. La successione reale è, quindi, un non problema in Thailandia e qualsiasi tentativo di politicizzare la monarchia dovrebbe essere contrastato.

Al primo ministro deposto, democraticamente eletto, Yingluck Shinawatra, è stato impedito di recarsi a Bruxelles per incontrare funzionari UE. E deve ora affrontare un processo per corruzione per un regime di sovvenzioni ai produttori di riso che molti osservatori ritengono politicamente motivato. Può confermare che il governo militare non ha alcuna influenza su questo processo e il sistema giudiziario è indipendente?

Il processo non è politicamente motivato, ma è stato il risultato di una violazione del codice penale della Thailandia. Yingluck Shinawatra è stata accusata di abbandono ingiustificato di servizio causando danni e per mancata esecuzione del suo dovere, come funzionario statale, di fermare la corruzione nel sistema di sovvenzioni ai produttori di riso. Un livello di corruzione mai visto a livello politico. Il processo è in corso contro i trasgressori tra cui molti ex politici e funzionari pubblici coinvolti nel caso.

Le Corti tailandesi mantengono e sostengono il loro principio fondamentale di imparzialità giudiziaria. La decisione di vietare a Yingluck Shinawatra di recarsi all’estero è nella sola discrezione della Corte. La corte svolge la sua funzione giurisdizionale in modo indipendente; il governo non ha alcuna influenza su questo o qualsiasi altro processo di sorta.

Infine, la comunità mondiale, dal presidente Obama alla UE, è stata unita nel chiedere il ritorno al governo civile in Thailandia. Su quali basi la giunta militare continua a rivendicare la propria legittimità?

L’attuale governo ha mandati molto chiari: 1) impostare una tabella di marcia verso la democrazia e le elezioni; e 2) intraprendere le riforme necessarie per il futuro del paese.

Il governo non ha alcun desiderio di rimanere al potere più a lungo del necessario. La Thailandia si è impegnata per avere un sistema democratico di governo pienamente funzionante. Questo governo è determinato ad andare avanti secondo la tabella di marcia.

La nostra tabella di marcia delinea chiari passi verso un ritorno alla democrazia. L’intero processo di redazione della costituzione è previsto in circa 20- 23 mesi, un processo che ho sopra descritto. Secondo questo lasso di tempo, il processo per le elezioni generali e per un governo democraticamente eletto che assume le cariche è quindi previsto nel 2017. L’obiettivo è una democrazia sostenibile che risponda alle aspirazioni del popolo thailandese.

(libera traduzione e immagine: Thailand: The military junta answers its critics)

Tiziano Matteucci
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"Siede la terra dove nata fui / su la marina dove ’l Po discende / per aver pace co’ seguaci sui." (Dante Alighieri - Inferno, V). Per il resto non c'e' molto da dire. Pensionato italiano che ora risiede in una cittadina del nord ovest della Thailandia per un assieme di causalità e convenienze ... c'è solo una cosa certa: "faccio cerchi sull'acqua ... per far divertire i sassi" (Premdas)
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