Tweet più popolari: luglio 2016

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Terrorismo, Turchia, #BlackLivesMatter, Siria, Iraq: ecco i 5 tweet più popolari di Asiablog.it nel mese di luglio 2016

(Asiablog.it) — Nel mese di luglio 2016 @Asiablog_it ha avuto 860mila visualizzazioni (impressions), 2.600 retweet, 1.800 like e oltre 500 risposte.

A seguire i nostri 5 tweet più popolari, vale a dire i tweet che hanno ottenuto il maggiore engagement su Twitter nel mese di luglio (qui quelli di giugno).

1) Perché i terroristi non smettono di uccidere nemmeno durante il Ramadan

La lunga serie di attentati terroristici che ha piagato persino il mese islamico del Ramadan ha lasciato letteralmente attoniti molti osservatori, sia non musulmani che musulmani. Questo tweet rimanda ad un post che cerca di spiegare i motivi dietro alle azioni apparentemente assurde dei terroristi islamici.

2) Il Golpe in #Turchia è fallito. Erdogan: “i traditori pagheranno” — LIVEBLOG

Questo tweet rimanda ad un liveblog post sul golpe tentato e fallito in Turchia. (Un liveblog è un post che fornisce una copertura mediatica “live” di un evento in corso, qualcosa di simile alla diretta televisiva o radiofonica). Abbiamo seguito il susseguirsi dei fatti nel corso della notte tra il 15 e il 16 luglio riportando i principali svolgimenti di questa tragica pagina di storia. Almeno 265 persone sono morte negli scontri.

3) #BlackLivesMatter le prossime generazioni studieranno questa foto sui libri di storia

Il coraggio di Ieshia Evans che si lascia arrestare senza porre resistenza. Un piccolo ma significativo atto di disobbedienza civile destinato ad entrare nella storia. Come quello di Rosa Parks. Una foto iconica, come quella del Rivoltoso Sconosciuto di Piazza Tiananmen.

Il post: La foto simbolo di Black Lives Matter

4) Raid aereo Usa fa strage di civili in SIRIA: almeno 56 morti. Scambiati per uomini dell’Isis

Un gruppo di civili sono stati bombardati dagli aerei americani in Siria. Li hanno scambiati per uomini dell’ISIS in fuga dalla zona di Manbij. Colpiti «per errore». Otto famiglie sterminate. Uomini, donne e bambini. Fatti a pezzi.

5) L’invasione dell’Iraq fu un crimine senza senso e continueremo a pagarne le conseguenze per decenni.

Quando il 15 febbraio 2003 decine di milioni di persone scesero in piazza in centinaia di città al mondo per cercare di fermare l’invasione dell’Iraq, gli interventisti bollarono le istanze dei manifestanti come prive di senso. I soliti “pacifinti”, dissero. Anti-americani per partito preso che non capiscono che George W. Bush vuole eliminare il pericoloso dittatore Saddam Hussein e le sue armi chimiche, scrissero. “Abbiamo mandato i nostri soldati per aiutare la democrazia e mantenere la pace (sic)”, disse Silvio Berlusconi il 19 febbraio 2003 in un discorso alla Camera.

E guerra fu.

Con l’invasione anglo-americana dell’Iraq, resa possibile anche dal supporto della cosiddetta Coalizione dei Volenterosi formata, tra gli altri, dall’Italia Berlusconiana, la Spagna di Aznar, il Giappone, l’Australia e vari Paesi dell’Est Europa.

I risultati disastrosi di quella guerra illegale e ingiustificata oggi sono chiari a tutti: 8 anni e 7 mesi di guerra1,1 trilioni di dollari spesicentinaia di migliaia di morticrimini di guerra americani, Abu Ghraib, la nascita dell’ISIS, un Paese ancora nel caos, la guerra civile siriana.

Grazie

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Buona estate!

Alessio Fratticcioli

About Alessio Fratticcioli

Alessio è il fondatore e amministratore di Asiablog.it (anche su Facebook e Twitter). Per saperne di più su questo buffo personaggio, la sua lunga e noiosa biografia si trova qui.
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