Filippine, 102 persone uccise dalla polizia in 3 mesi nell’ambito della “guerra alla droga”

Guerra alla droga nelle Filippine: due donne piangono di fronte al corpio di un uomo assassinato per strada il 23 luglio 2016 a Manila. Foto Getty

Guerra alla droga nelle Filippine: due donne piangono di fronte al corpo di un uomo assassinato per strada il 23 luglio 2016 a Manila. Foto Getty

La Corte penale internazionale ha avviato indagini per crimini contro l’umanità

(Asiablog.it) — In soli 3 mesi, la polizia filippina ha ucciso 102 persone sospettate di essere spacciatori di droga, lo ha dichiarato il funzionario statale John Bulalacao.

Il numero di morti si riferisce al periodo tra il 5 dicembre e il 1° marzo, mentre sarebbero 4.021, sempre secondo Bulalacao, le vittime della “guerra alla droga” dall’inizio della presidenza di Rodrigo Duterte, eletto nel maggio del 2016 con la promessa di sradicare dal Paese il problema del narcotraffico e del consumo di stupefacenti.

Secondo gli attivisti per i diritti umani invece il numero di persone giustiziate sommariamente e senza processo per ordine di Duterte sarebbe tre volte quello ufficiale: circa 12.000 omicidi in meno di 2 anni.

All’inizio di febbraio la Corte penale internazionale dell’Aia ha informato il governo filippino di aver avviato delle indagini preliminari per crimini contro l’umanità nei confronti del presidente Rodrigo Duterte.

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Alessio Fratticcioli

About Alessio Fratticcioli

Alessio è il fondatore e amministratore di Asiablog.it (anche su Facebook e Twitter). Per saperne di più su questo buffo personaggio, la sua lunga e noiosa biografia si trova qui.
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4 Responses to Filippine, 102 persone uccise dalla polizia in 3 mesi nell’ambito della “guerra alla droga”

  1. Petra Ska says:

    Grazie!!!!!

  2. Carla says:

    L”invasione islamica è stata programmata a tavolino, molto tempo prima che iniziasse con l”arrivo di massa. Nel libro “Eurabia sono indicati tutti i trattati di tutela degli islamici sottoscritti dai paesi europei ben prima che l”invasione islamica si manifestasse nella sua dimensione straordinaria. C”erano arrivi di extracomunitari in Italia, ma nessuno si preoccupava dei ristoranti cinesi, delle colf filippine o delle badanti ucraine. Tutti lavoravano e non avevano pretese. C”era qualche domestico cingalese, sfuggito alla guerriglia tamil, ma era ben riparato in casa di qualche contessa. Gli islamici attuali al contrario presidiano ogni supermercato, ogni angolo di strada, dediti all”accattonaggio insistente.

    • Cesare says:

      Hai perfettamente ragione. Senza parlare delle scie chimiche, altro problema ancora irrisolto. Per fortuna almeno i marò sono rientrati

    • danilocdea says:

      Certo perché gli accattoni sono solo islamici. Di accattoni zingari o cristiani nemmeno l’ombra. Posa la brocca.

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