Thailandia, incoronazione di Re Vajiralongkorn: è il decimo sovrano della dinastia Chakri

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Re Maha Vajiralongkorn durante la Processione Reale il giorno successivo alla sua incoronazione, Bangkok, Thailandia. Foto Lauren DeCicca

Vajiralongkorn è ufficialmente il nuovo Re della Thailandia: la cerimonia di incoronazione si è svolta a Bangkok esattamente 69 anni dopo quella del padre

(Asiablog.it) — Re Maha Vajiralongkorn Bodindradebayavarangkun ha ufficialmente assunto il titolo di Re della Thailandia con una cerimonia di incoronazione lunga più di tre giorni e costata, secondo la CNN, 31 milioni di dollari (un terzo rispetto al funerale del padre).

L’incoronazione, svoltasi dal 4 al 6 maggio nel tempio del Buddha di Smeraldo e poi al Grande Palazzo Reale di Bangkok, arriva quattro giorni dopo la cerimonia del suo quarto matrimonio e oltre due anni e mezzo dopo la morte del re precedente, Re Bhumibol Adulyadej, deceduto il 13 ottobre 2016 all’età di 88 anni.

Il 66enne Re Vajiralongkorn, conosciuto anche come Rama X, era di fatto già diventato Re della Thailandia il giorno della morte di suo padre, e nel dicembre del 2016 era stato proclamato ufficialmente Re della Thailandia, ma la cerimonia era stata posticipata. La ragione esatta del ritardo dell’incoronazione formale del nuovo re è sconosciuta, sebbene inizialmente si diceva fosse dovuta al lungo periodo di lutto per la scomparsa di Re Bhumibol. Ad ogni modo, il giorno in cui Vajiralongkorn si è messo in testa la corona, il 5 maggio, è lo stesso dell’incoronazione del sovrano precedente, che risale al 5 maggio 1950.

Durante la cerimonia svoltasi nella capitale thailandese, Re Vajiralongkorn ha ricevuto la corona dal capo bramino, un sacerdote indù che svolge un ruolo guida nelle cerimonie in parte buddiste e in parte indù che caratterizzano la dinastia Chakri, che regna a Bangkok dal 1782. La “Grande Corona della Vittoria”, tempestata di diamanti, pesa 7,3 chilogrammi e si ritiene risalga alla cerimonia di incoronazione del primo re di questa dinastia, Re Buddha Yodfa Chulaloke.

Re Vajiralongkorn è stato anche bagnato con acqua santa raccolta dalle 76 province del Regno della Thailandia. E’ stato cosparso di incenso e omaggiato di fiori gialli e oli in segno di buon auspicio. Poi ha ricevuto l’ombrello reale a nove balze, che ha segnato il momento in cui e’ diventato re a tutti gli effetti. Solo un re consacrato può sedere sul trono sotto questo grande ombrello, che rappresenta la connessione del sovrano con il cielo.

Il giorno seguente, il Re è stato portato in processione nei viali del centro della capitale Bangkok a bordo di un palanchino reale sostenuto da 16 soldati in uniformi tradizionali, una cerimonia che offre ai sudditi l’opportunità di rendere omaggio al monarca, inginocchiandosi ai lati delle strade per pregare ed augurare al sovrano “lunga vita”.

L’incoronazione del decimo sovrano della dinastia Chakri cade in uno dei frequenti periodi di instabilità politica in Thailandia, Paese che ha avuto due colpi di stato militari negli ultimi 13 anni. In entrambi i casi i golpisti hanno riscritto la Costituzione per plasmare una “democrazia guidata”, un regime che permette elezioni periodiche per la selezione di una parte dei legislatori, ma nel quale i poteri dello Stato (legislativo, esecutivo e giudiziario) rimangono sostanzialmente nelle mani di chi ha scritto le regole del gioco.

Il Governo di Bangkok è ancora guidato da Prayuth Chan-ocha, il generale che ha preso il potere con il golpe del maggio 2014 instaurando una dittatura militare che è stata condannata da Nazioni UniteUnione EuropeaGran BretagnaStati UnitiAustraliaCanada, Paesi scandinavi ed altre democrazie, come anche a più riprese dalle organizzazioni per la difesa dei dirittimi umani.

A marzo, in Thailandia si sono tenute le elezioni nazionali, le prime in otto anni (non considerando quelle, annullate, del 2014), ma i risultati non sono chiari, con entrambi i principali schieramenti politici (pro-militari e anti-militari) che affermano di essere in grado di formare una coalizione di governo, mentre uno dei principali partiti anti-militari e’ stato sciolto da una sentenza di un tribunale, e molti dei principali leader politici dell’opposizione sono in esilio all’estero o a rischio arresto in Patria.

La Monarchia thailandese è protetta da una delle più severe leggi sulla Lesa Majestà al mondo, che punisce con pene fino a 15 anni di carcere chi insulta o critica i membri della Casa Reale vivi o defunti, i loro oggetti e i loro animali domestici.

 

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Alessio Fratticcioli

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Alessio è il fondatore e amministratore di Asiablog.it (anche su Facebook e Twitter). Per saperne di più su questo buffo personaggio, la sua lunga e noiosa biografia si trova qui.
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