Berlusconi, i soldi e la figa… ma soprattutto la tristezza e la pena per un uomo piccolo e solo

b e figa

L’immagine che si è creata intorno a Berlusconi è molto diversa dalla realtà. Siamo abituati a vederlo tutti i giorni monologare da un palco, con mille microfoni attorno. Appare sempre attorniato e acclamato da folle di gente entusiasta o da aule di distinti signori in giacca e cravatta. Il capo è sempre sorridente e sicuro di sé. Ha sempre delle ricette pronte, spaccia un fantomatico futuro migliore, si crede di essere il miglior presidente del consiglio degli ultimi 150 anni, attacca opposizioni, magistratura, poteri dello stato, giornalisti, comici, intellettuali, scrittori e mezza Italia (“coglioni”). Afferma di essere sempre dalla parte del giusto e di non commettere mai errori, nemmeno quando viene condannato o quando si scopre che ha frequentato mafiosi, che ne ha tenuto uno a casa per anni, e che si è contorniato da altri criminali, gente condannata in terzo grado per vari reati. A forza di bombardamenti televisivi è passata l’idea di un uomo ricco e potente, felice e circondato da uomini fedeli e donne che lo adulano. Ma l’immagine mediatica di quest’uomo potrebbe essere lontana anni luce da quella reale. Le ultime vicende, in particolare il caso Noemi, lasciano trapelare una realtà molto diversa.

Chi è l’uomo Berlusconi? E’ interessante ripercorrere velocemente la sua vita per cercare di intuire la sua personalità.

Berlusconi sin da ragazzo ha mostrato di avere un unico chiodo fisso, un’ossessione: il denaro. Al liceo classico Sant’Ambrogio di Milano era un ragazzino di famiglia piccolo borghese, basso e grassoccio. I compagni lo ricordano come un secchione che si faceva pagare per passare i compiti. All’università invece Berlusconi è ricordato come quello che vendeva spazzole elettriche porta a porta, esperienza che gli sarà utile nello sviluppare l’arte di convincere le persone, soprattutto le casalinghe. Tra gli altri lavoretti che svolge da giovane, fa il fotografo ai matrimoni e ai funerali, suona il basso e canta nella band dell’amico d’infanzia Fedele Confalonieri (anche sulle navi da crociera, dove si esibisce anche in francese e in napoletano). Una volta laureatosi, nel 1961, per motivi mai chiariti non fa il servizio militare. Subito si sposa e inizia la carriera di imprenditore con l’aiuto del padre, impiegato alla Banca Rasini, dove lavorò fino a diventarne Procuratore Generale. (La stessa banca diventerà famosa negli anni Ottanta per le dichiarazioni di Michele Sindona che la legarono alla Mafia siciliana per il riciclaggio dei soldi al Nord.) Quando negli anni Settanta inizia a fare il palazzinaro, e quindi diventa miliardario, Berlusconi è già sulla quarantina: è sempre basso e grassoccio e inizia ad avere problemi di calvizie. Negli anni Ottanta inizia il grande business della televisione e della pubblicità distribuendo tangenti come fossero bruscolini (“dovevi presentarti con la tangente in bocca”, spiegherà lui stesso qualche anno più tardi). A questo punto Berlusconi diventa uomo di spettacolo, divorzia dalla prima moglie e si accompagna con un’attrice che poi sposa. È lecito pensare che il “successo” di Berlusconi con le donne arrivi proprio in questo periodo, in età oramai avanzata, e si tratti di un successo largamente dovuto alla sua ricchezza e potenza.

Negli anni e decenni successivi, più Berlusconi invecchia e più iniziano a uscire dichiarazioni, voci o foto compromettenti. Compromettenti soprattutto per uno che si è buttato in politica spacciandosi come il difensore dei cosidetti “valori tradizionali”, come quello della famiglia. E invece vecchi scandali si sommano a nuove situazioni piccanti e poco chiare, condite da menzogne varie e imbarazzanti “no comment”. Basti pensare alla recente vicenda che ha visto implicata una certa Noemi Letizia, in cui sembra che l’ultrasettantenne si sia messo a corteggiare via telefonino una minorenne napoletana che aveva inviato delle sue foto per entrare nel circo televisivo, per poi incontrarla ripetutamente e in privato…

Da ultimo, si è scoperto che delle 50 donne che Berlusconi aveva radunato a capodanno in una sua villa sarda, la metà erano pagate 1500 euro al giorno per stare lì. Non erano affatto “amanti” o “amiche” di Berlusconi nel senso che noi comunemente diamo alla parola “amore” o “amicizia”. Nessuna persona normale ha mai pagato o è mai stato pagata per passare del tempo con i propri amici, o amiche, o fidanzate.

Ora fermatevi un attimo. Provate un momento ad immaginare la scena: un ultrasettantenne tirato su alla bella e meglio con lifting, liposuzioni, lampade abbronzanti e cerone, costretto a pagare le persone che passeranno il capodanno con lui. Vi rendete conto? Sono sicuro che ciascuno di voi, se avesse una villa o solo un soggiorno spazioso, potrebbe organizzare una festa di capodanno con decine di familiari o amici. Senza nemmeno sognarsi di pagare la gente per venire. Ognuno potrebbe portare qualcosa da bere e da mangiare ed ecco che si potrebbe passare una serata simpatica. Ma quella di Berlusconi è una festa in cui gli ospiti, o meglio LE ospiti (decine di giovani donne aspiranti attricette e vallette), sono PAGATE per essere presenti… E quelle che non sono pagate 1500 euro al giorno, verosimilmente sono lì perché vedono la comparsata a casa dell’anziano ricco e potente come una occasione d’oro per trovare un lavoro nel mondo dello spettacolo o della politica. E perché comunque il Berlusca ha pagato il viaggio.

Dunque l’harem berlusconiano sembra essere un vero e proprio harem da decadenza dell’Impero Babilonese, Romano o Ottomano, da Satyricon di Fellini, con la differenza che le moderne “schiave” vengono “comprate” solo pro tempore, con un mucchio di soldi o con le promesse di una carriera di successo in televisione. Questa piccola differenza tra le corti dei sultani di Costantinopoli e la villa Certosa del nostro sultano moderno, detto anche Presidente o Cavaliere, è semplicemente la differenza tra ere in realtà non troppo dissimili: l’approssimarsi della fine di un Impero e l’approssimarsi della fine del capitalismo straccione e senza valori dell’Italia di oggi.

La scena è desolante, da Repubblica sudamericana del secolo scorso, dove i dittatori si ingozzavano di carne e vino e facevano la bella vita mentre milioni di cittadini pativano la fame. È chiaro perciò che, una volta scostato tutto il ciarpame, quello che rimane è un solo uomo, un ometto, un essere umano solo come solo un re, un sultano, un dittatore, un potente o un miliardario può essere. Un uomo contornato solo da ballerine e prostitute, giullari e dipendenti, comprati e stipendiati. Da opportunisti, non da veri amici.

Che tristezza. Che deserto morale. Che pena che fa, quest’uomo.

E ricordate quando è andato a Porta a Porta, utilizzando il servizio pubblico per monologare riguardo al caso Noemi? Quando non ha risposto a nessuna domanda se non agli assist di Vespa, che gli ha anche baciato la mano? Ebbene, anche lì Berlusconi — per rispondere alle accuse della moglie che rivelò che l’inventore dei “Family Day” alle feste di diciotto anni dei figli non c’è MAI andato (e meno male che “la famiglia è sacra”) — confessò in tutta semplicità che alla festa per i 18 anni della figlia Barbara effettivamente non è andato, però l’ha «sostenuta finanziariamente». L’ha pagata. Ha pagato anche la figlia. E l’ha pagata anche parecchio – ha sottolineato con fare da Paperone senz’anima — perché «gli invitati erano in maschera del ‘700 veneziano», ha specificato. Quindi, secondo il cervello di Berlusconi, la Lario non dovrebbe rinfacciargli niente. Lui paga e quindi ha ragione. Lui i figli non li cresce, se ne frega, ma manda i soldi regolarmente. E parecchi. È questa la morale di Berlusconi. Non c’è bisogno di altro per raccontarlo.

Ne emerge un’immagine agghiacciante. Viene rivelata la sua confusione totale tra affetto e soldi, la sua gelida convinzione che il denaro possa sostituire l’amore, i sentimenti, l’affetto, la cura non materiale per una persona. Che anche i rapporti umani si possano comprare. Che non serva stare vicino ai propri figli. Che nella vita i soldi possano sostituire gli affetti. O possano comprarli.

noemi sale in autoQuesto è Berlusconi, cari italiani. Un uomo abituato da sempre a comprare le persone facendo giganteschi “regali”, dalle tangenti a Craxi a quelle alla Guardia di Finanza, dai calciatori come Lentini pagati in nero ai 600mila dollari a Mills, dai tentativi d’acquisto dei senatori del Governo Prodi (riusciti quelli di XXX e XXX, fallito quello di Willer Bordon) alle candidature nel suo partito di ragazze del Grande Fratello e dell’Isola dei Famosi, fino ai giganteschi regali alle ragazzine: la Mini Minor e i gioielli raccontati da “Il Riformista”. E anche gli amici più vicini a Berlusconi potrebbero essere solo dei “comprati”. Si conosce l’esistenza di un patto di sangue e d’acciaio con i suoi decennali più stretti collaboratori: Previti, Confalonieri, Dell’Utri… Questo patto, questi scambi di favori, non gli permetteranno mai di sapere chi gli vuole davvero bene e chi invece è solo un parassita, un uomo che lo sfrutta a sua volta per il suo sporco interesse. Questo è il quadro.

Sembra strano, Berlusconi detiene un immenso Potere Economico, Legislativo, Esecutivo e Mediatico (cioè la capacità dei mass media di influenzare le opinioni e le scelte dell’elettorato)… È indubbiamente l’uomo più potente d’Italia… ma, al netto della grancassa mediatica, oramai ci appare per quello che è sempre stato e che tutti i soldi del mondo non possono comprare: un omino piccolo piccolo.

E ci fa un po’ pena.

Berlusconi figa

 

Alessio Fratticcioli

About Alessio Fratticcioli

Alessio è il fondatore e amministratore di Asiablog.it (anche su Facebook e Twitter). Per saperne di più su questo buffo personaggio, la sua lunga e noiosa biografia si trova qui.
This entry was posted in Italia and tagged , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , . Bookmark the permalink.

Cosa ne pensi di questo post? Lascia un commento