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Blog, davvero interessante, mi piacerebbe avere dei consigli su come viviere in thai, ci ho sempre pensato ma ora credo sia arrivato il momento di andarci, l’italia credo non abbia molte speranze, e piangere il morto son lacrime perse. rifarsi una vita dove ancora c’è un po di sorrisi intorno a me è il mio ideale. puoi aiutarmi??? GRAZIE
Giuseppe, io ci vivo nel regno e, pur nel poco valore che ha, posso darti la mia opinione.
Inizia a cancellare i “sorrisi”, è la maniera più insensata di approcciare la società thailandese. Quel che si nasconde dietro ad un sorriso può saperlo solo il thai che sorride e comprende sentimenti che vanno dalla cortesia all’opportunismo, dal piacere alla paura.
Se vedi le speranze (in generale) dell’Italia come non “molte” sappi che qui potrebbero apparirti ancor meno oppure, all’opposto, anche immense.
Alcuni esempi:
– l’ineguaglianza sociale puoi vederla come un’opportunità di miglioramento futuro o una pesante stagnazione dell’ascensore sociale (quel che avviene in Italia).
– la politica nazionale, dagli anni ’30 del secolo scorso, è un susseguirsi di brevi parentesi simil democratiche intervallate da lunghi periodi di dittatura militare (come quello attuale), anche in questo caso si può credere ad ampi spazi di crescita democratica (futuri) o ad un buio stallo permanente.
Direi che tutto, qui ma anche da noi, dipende dalle future scelte politiche mondiali.
Ma ora un poco di indicazioni pratiche, anche se di certo non esurienti.
Per vivere in Thailandia hai diverse scelte (e diversi visti appropriati), i visti maggiormente utilizzati sono:
– visto per pensionati (età minima 50 anni e reddito di minimo 800.000 bath, vietato lavorare)
– visto per studio
– visto per lavoro
In questi due ultimi casi devi prima trovare “studio” o “lavoro”, ovvero sarebbe meglio arrivare subito col visto opportuno (in entrabi i casi indica che sei dotato di una qualifica di valore) ma di solito molti vengono con un visto turistico (che vieta il “lavoro”) e studiano la situazione e se questo per gli studi crea pochi problemi, per il lavoro, invece serve essere coscienti che esiste un elenco di lavori vietati agli stanieri e che il visto turistico, in molti casi, serve solo ad una vacanza.
Esiste poi la possibilità di lavorare aprendo una Company (diciamo un S.p.A. thai), capitale minimo 1 milione di baht (e oltre) .. ma non è tutto …
Un saluto
Ciao Tiziano, grazie delal risposta. Molto esauriente. Se fossi pensionato con 20.000,00 euro circa all’ anno mi starei in italia a godermi la meritata pensione d’oro. per me 20.000,00 euro sono una pensione d’oro. pe ril resto, certo ovvio i sorrisi sono enigmatici e nascondo spie dell’ oriente. Alla 007, si vive solo due volte. Ma chissa magari ci proverò come turista, e vediamo quanto mi costerebbe 3 mesi, magari ci scrivo un libro e fotografo un po di straconosciuti monumenti. qua si parla di milioni bhat, company, cose da berluschino.
ma! so che è difficile avevo un cnoscente che si è aperto un albergo ristorante, ora lo ha venduto, ma lui aprtiva avvantaggiato, aveva i soldi di mammà! ionon hoo un becco di un quatrino…figuriamoci 800.000 bath. ma! speriamo bene. grazie ancora. bacioni