Non sono razzista ma ODIO nomadi, rumeni, extracomunitari e rom

LA ‘GGENTE E GLI “ALTRI” 

Non sono razzista ma odio nomadi, rumeni, extracomunitari e rom. Questa e la sintesi del pensiero di tanta ggente.

In primis riporto un commento al mio post sulla manifestazione di protesta civile a fianco di rom e sinti (svoltasi l8 giugno a Roma) di una persona che si firma ioeimieiamici, eccolo (da ora in poi, in marroncino i testi che cito, in neretto i miei commenti):

Caro alessio,
sempre più spesso le edizioni dei telegiornali esordiscono con fatti di cronaca nera che interessano nomadi rumeni (stupri ecc.), extracomunitari e rom.
La relazione della ragazza, sta nel fatto che i cosiddetti rom non fanno ne’ gli imprenditori, ne i commercianti, ne gli artigiani per vivere.
La maggior parte (sottolineo la maggior parte il 95%) delinquono per vivere, e per gli uomini trovare dei soldi vuol dire:
_rubare nelle case,
_interrompere le centrali elettriche per rubare il rame contenuto nei cavi,
_far finta di essere invalido per rimediare qualche spicciolo.

Per le donne vivere, significa per tradizione,
_fare accattonaggio, richiedere la “carità”,
_rubare qualche bambino alle famiglie italiane (è gia’ capitato varie volte..)
_”educare” i propri figli e i bambini rapiti a seguirli nell’accattonaggio nei primi anni d’età e diventati un po’ piu’ grandi,
_ “educati” a rubare, a scippare qualche povera pensionata, che fatica già di per se’ ad arrivare a fine mese.
I cari rom scinti, vengono sgomberati, viene proposto loro, una sistemazione a castel romano (se non sbaglio!) che rifiutano, dopodichè sistemati nella sera a Tor Vergata.
Questi nomadi vorrebbero delle case, e non i campi nomadi giustamente; ho una domanda, è giusto che ci siano molte famiglie romane che stanno sotto i ponti e fanno i salti mortali per arrivare a fine mese, ed è giusto che arrivi un popolo “ospite” che pretenda delle case?
La famosa ragazza non puo’ uscire di casa perchè una parte di questi rom è sudicia e marcia come in qualsiasi popolo e non sapendo cosa fare, stupra e terrorizza..
TUTTO QUESTO NON MI SEMBRA GIUSTO!
Una buona parte di Roma odia questo popolo e chi lo appoggia.

Solidarietà ai Rom, vorrei vedere rubare i vostri bimbi, o stuprare qualche persona a voi vicina.
Forse non potete capire, io lo capisco in pieno..
Forse vi deve capitare qualcosa del genere così capite..
NON PARLO PER VENDETTA.

Questo e’ il pensiero di ioeimieiamici, che comunque ringrazio per aver “arricchito” la discussione.

Posto ora alcuni altri pensieri, trovati un po’ in giro per il web, che mi sono sembrati dello stesso parere (anche se a volte molto meno educati), che ho voluto definire in genere “non sono razzista ma odio gli nomadi rumeni, extracomunitari e rom.

Sul sito Yahoo Answers Alex si chiede:

Ma sentite ultimamente cosa stanno combinando “questi”? io non sono assolutamente razzista ma mi sembra proprio che stanno esagerando!!!

Alex ce l’ha con “questi”, che ultimamente esagerano.

Gli risponde Miss Summer:

già hai proprio ragione!! trà rapimenti di bambini furti e altro ancora!!! bisognerebbe rimandarli nel loro paese questa volta hanno proprio esagerato!!! e bisognerebbe dare fuoco a quelle barracche schifose che ci sono sotto le autostrade!!!adesso basta! in Italia ci sono più stranieri che Italiani! Ci stiamo estinguendo!!! :-( ciaoo baci!

La ragazza da ragione ad Alex, suggerendo che una possible soluzione potrebbe essere quella del Pogrom, il fuoco sacro. E termina con una iperbole xenofoba: si sente circondata da stranieri schifosi e teme che la nostra razza italica faccia la fine di Dodo.

Dello stesso parere Gian Maria:

rimandarli nel paese loro, perchè non rispettano niente sarebbe bene prendere un provvedimento duro…infatti a mali estremi, estremi rimedi…

Gian Maria propone semplicemente di rimandare quelli nel paese loro, forse ignorando che la grande maggioranza dei rom (80%, secondo wikipedia), sono di cittadinanza italiana, e che vivono a Roma, o a Milano, magari da qualche secolo prima degli immigrati siciliani come La Russa.

Giulia DP:

accendino o castrazione chimica

Una con le idee chiare.

Bramble Bau:

In casi del genere tendo ad assere abbastanza estremista, tutti fuori dal nostro paese immediatamente e fuoco e quegli schifo di campi rom.

Anche Bramble Bau e’ abbastanza sbrigativo/a e sostiene l’idea del fuoco purificatore.

L’Eterna:

purtroppo “questi” mi ci hanno costretta a diventare razzista nei loro confronti.dunque qualsiasi pena che vada dalla castrazione chimica alla pena più cruda e dura a me va più che bene,basta che non si assista più passivi di fronte alle violenze di questi esseri disadattati

L’Eterna sale di livello e finalmente lancia un’accusa non generica, ma ben precisa, a “questi”: “questi” l’hanno costretta, suo malgrado, a diventare razzista. Una vera e propria violenza: hanno costretto lei a diventare razzista, lei che non lo era affatto, circondata da amici biondi e bruni sin dalla piu’ tenera infanzia. Le soluzioni? “Qualsiasi”. Va bene tutto. Dalla “castrazione chimica” (io ad esempio non sapevo che, castrando uno straniero, il suddetto cessa immediatamente di delinquere. Evviva la scienza!) alla “pena piu’ cruda e dura” (si potrebbe indire un concorso a premi per inventarne una veramente tosta, di pena, oppure si potrebbe tornare alla lotta tra uomini e fiere al Colosseo. Grande tradizione Romana.) per lei va piu’ che bene.

Un’eccezione e’ Pasquale A:

Chiunque delinque deve essere arrestato e condannato senza guardare l’ origine, la religione o il colore.


Conclude Alex, quello che aveva iniziato il linciaggio mediatico:

già avevo dimenticato di dire dei rapimenti dei bambini!!! ke schifo!!! cmq grazie a tutti davvero belle risposte!

E’ si e’, si era dimenticato di parlare dei rapimenti di bimbi italiani cristiani da parte del lupo cattivo rom senza Dio… Rapimenti mai provati, ma che importa? Comunque, “davvero belle risposte”, grazie a tutti. Fiero di essere italiano.

In un altra pagina, tale Sigfrid chiede:

Queste persone sono a conoscenza che in Italia nel giro di pochi mesi si sono verificati dei fatti ABOMINEVOLI riguardo ai rom.?
-un rom ubriaco che fà una strage in automobile
-una donna stuprata ed assassinata brutalmente
-un
tentativo di furto di un bambino
ancora un tentativo di furto di un bambino
E tanti altri fatti attribuibili ai rom.
Questi europei che chi attaccano, sono a conoscenza di questi fatti ?
E chiedo ancora se qualcuno lo sà :
Negli atri paesi CEE avvengono questi episodi di violenza da parte dei rom ?

Purtroppo per Sigfrid, dei due tentativi di furto di bambino, sembra che nessuno dei due sia stato accertato, anzi:

  • in un caso la Rom non era una Rom, ma una slava. E il fatto stesso era falso: “Oltre alla conferma che si tratta di una montatura, Angelica è risultata essere una giovane slava e non una Romnì. Non è la prima volta che reati commessi da altre etnie (ma nel caso di Angelica si conferma anche la sua estraneità ai fatti delittuosi che le sono stati attribuiti) vengono addossati ai Rom al fine di giustificarne la persecuzione.” (fonte)
  • E anche nell’altro chi lavora all’Auchan di Catania ha molti dubbi sull’accusa di rapimento della bambina: ‘Probabilmente i due rom volevano l’euro del carrello e le cose sono degenerate’ (fonte). Si concledera’ come sempre. Nessun rapimento. Al Massimo stavano per rapire il carrello per prendersi l’euro!

Insomma, siamo nel 2008, e da sempre ogni anno migliaia di bambini italiani (ma anche francesi, americani e australiani, ma di quelli ci interesa un po’ meno) spariscono nel nulla, ma guarda caso ancora non e’ stato mai provato nemmeno un singolo caso di rapimento da parte di un rom. (Scaltri, questi rom!) Anzi, nella stragrande maggioranza dei casi il bimbo viene sottratto da uno dei genitori o da qualche persona vicinissima alla famiglia. Insomma, il mostro ce l’abbiamo dentro casa, facciamo una legge contro papa’ e mamma? Cacciamo i nonni dall’Italia? Castriamo gli zii? Perche’ sembra che la zingara che ruba il bambino sia una favola metropolitana alla pari di quella che girava ai tempi di mio nonno (e creduta proprio come quella di oggi) sugli ebrei che rubano i bambini per ammazzarli e usare il loro sangue per scopi rituali.

Passo ad un altra pagina ancora di questa miniera di sentimenti popolari che e’ Yahoo Answers, dove tale Enrico M per Berlusconi commenta cosi’:

è un rom di mer.a e va punito.. faranno presto a dimostrarlo… W BOSSI W FINI W IL GRANDE BERLUSCONI

Insomma, al contrario del suo leader Berlusconi, Enrico sembra dimostrare fiducia verso la magistratura, che non machera’ nel punire il rom di merda. Complimenti.

Mal:

e il fatto che in tante città la gente cominci a ” prendere le armi” contro i rom non ti fa pensare che forse gli italiani ne hanno le tasche piene di questa gente? c’è ancora qualcuno che ha il coraggio di difenderli dopo tutto quello che sta accadendo in questi giorni? gente qui si rapiscono dei bambini…non stiamo parlando di portafogli,collane o cellulari…parliamo di BAMBINI e c’è qualcuno che ha il coraggio di dire i rom stanno male tanto quanto noi? e allora ti credo che l’Italia va allo scatafascio

Mal mostra un po’ la passione del Ministro celodurista Bossi per le armi, e ritiene che l’Italia vada a scatafascio perche’ i rom rubano i bambini (cosa in realta’ mai avvenuta, se non sulle televisioni e sui giornali).

Ennesimapagina: Gianlu riporta una notizia Ansa:

(ANSA) – CATANIA, 20 MAG – Due rom che avrebbero tentato di sequestrare una bambina di 3 anni in un centro commerciale di Catania sono stati arrestati dalla polizia. L’episodio e’ avvenuto giovedi’ ma e’ trapelato soltanto oggi dopo la convalida da parte del Gip. La donna era con la propria figlia nel centro commerciale quando e’ stata avvicinata da una rom che la ha chiesto l’elemosina, ma la signora l’avrebbe allontanata. Poco dopo la zingara e un altro rom stavano per sollevare la figlia dal carrello della spesa.

Commenta Roby:

Io dico che dei rom come di tutte le altre razze noi possiamo farne a meno.. che bisogna fare una bella pulizia a costo di passare da paese razzista, come dicono gli spagnoli! E sapete cosa penso, provocatoriamente parlando?? Che questa situazione dei rom la sanno gestire solo a Napoli! Una volta tanto che mi sono piaciuti lo volevo dire!!

Roby e’ per un nuovo “Manifesto della Razza” e per l’Autarchia Razziale. Della serie semo li mejo der monno. Poi si sbilancia addirittura in un complimento ai napoletani… Insomma, davanti ai rom persino i napoletani non sono piu’ brutti, sporchi e cattivi, il che e’ tutto dire. Ma Avgustinos, mosca bianca, ha qualche dubbio:

pero’ che notizia
”Due rom che avrebbero tentato di sequestrare”
”zingara e un altro rom stavano per sollevare”
cioe’ in pratica solo supposizioni ma il gip stasera sara’ su tutti i tg,

Sara’ vero che sono solo due supposizioni? Oppure la donna italiana che accusa la rom di tentato rapimento gode di infallibilita’ come il Papa?

ROM E STRANIERI

E va bene. Torno ora al commento di ioeimieiamici, e finalmente rispondo, scusandomi in anticipo per un cosi’ lungo post, che cozza vistosamente con la capacita’ di concentrazione dell’italiano medio, soprattutto in periodo estivo e di Europei di Pallone.

Innanzitutto, ricordo ai piu’ distratti per l’ennesima volta che la maggioranza dei rom e sinti residenti in Italia e’ di cittadinanza italiana, e risiede in Italia da qualche secolo. Insomma, erano gia’ discriminate, insieme agli ebrei, ai tempi dello Stato della Chiesa. Sono stati gia’ portati ad Auschwitz e Birkenau. Se siete andati qualche volta al circo, probabilmente avete visto uno spettacolo di Togni o Orfei, due famiglie che fanno arte circense da molte generazioni, e che hanno la cittadinanza italiana come me, Napolitano e Maroni.

Per cui non penso di dover nemmeno ripetere che per loro dovrebbero valere (come sancito dalla Costituzione Italiana) gli stessi diritti e doveri di tutti gli altri cittadini. Ovvero: responsabilita’ penale personale e non collettiva. Tizio delinque? In galera. Caio non delinque? Bravo, pacca sulla spalla.

Parlero’ allora piu’ genericamente degli stranieri, cioe’ della minoranza dei rom che non sono cittadini italiani, provenienti soprattutto dalla Romania e dalla Jugoslavia (per fuggire dale guerre etniche… anche li si odiavano… no non italiani e rom, ma serbi e croati, serbi e albanesi, croati e musulmani…) e di tutti gli altri stranieri.

Nel rispondere sul fantomatico problema stranieri, preannuncio che riportero’ molte delle tesi sostenute da Paolo Marozza della Rocca (Professore ordinario di Diritto Privato, Universita’ di Urbino Carlo Bo e responsabile dell’Ufficio legale della Comunita’ Sant’Egidio) nel suo scritto “Verita’ e menzogne segli stranieri criminali” apparso su Limes (4/2007).

E’ vero che statisticamente gli stranieri sono piu’ propensi alla devianza e alla criminalita’ dei cittadini italiani?

Sì, ma la percentuale cambia molto a secondo di dove si prende il dato, se dai numeri delle denuncie, delle condanne o della popolazione carceraria. Incidono molto infatti i seguenti fattori:

  • Maggiore propensione dei denuncianti italiani a sospettare e denunciare stranieri;
  • Maggiore percentuale delle difese d’ufficio, ovvero delle non difese, degli stranieri rispetto agli italiani;
  • Maggiore ricorso alla carcerazione cautelare o in attesa di giudizio per gli stranieri;
  • Incidenza dei delitti contro stranieri che pero’ non denunciano l’aggressore italiano perche’ temono conseguenze negative sul soggiorno o sulla semplice permanenza in Italia, o semplicemente perche’ non hanno fiducia in un giudizio imparziale.

Inoltre va preso atto di un fatto evidente e denunciato da tutti gli operatori del settore, e cioe’ che la devianza degli stranieri costituisce:

    1. il costo sociale di una sottoclasse di mano d’opera alla base della piramide di produzione sociale (in ogni paese del mondo delinquono piu’ i poveri che benestanti);
    2. il costo della mancanza di politiche di inserimento e protezione sociale (l’Italia rispetto agli altri paesi europei spende piu’ in repressione, tra l’altro inefficace, che in integrazione, spesso lasciata nelle mani di associazioni caritatevoli).

Insomma, gli stranieri non delinquono perche’ sono stranieri e diversi (giuridicamente, culturalmente o biologicamente), ma perche’ sono piu’ poveri, meno integrati. Oggi gli immigrati sono oggi la fascia piu’ bassa dei ceti popolari residenti in Italia, quelli con stipendi piu’ bassi, con diritti minori, con meno tutele e cosi’ via.

E significativo anche sottolineare come il livello di studio della popolazione carceraria in Italia fosse (giugno 2006, prima dell’ultimo indulto Berlusconi-Prodi-Mastella) molto piu’ basso dei livelli d’istruzione rilevabili nel complesso della popolazione, sia italiana che straniera residente in Italia:

  • Laureati 1%
  • Scuola superiore 37%
  • Scuola media inferiore 35,5%
  • Scuola elementare 21%
  • Senza nessun titolo di studio 4%
  • Analfabeti totali 1,5%

Dunque si conclude che i meno istruiti delinquono piu’ dei piu’ istruiti.

Inoltre, gli stranieri sono piu’ giovani della media della popolazione italiana, appartengono in gran parte alla fascia d’eta’ 18-45 anni, la piu’ a rischio di devianza per motivi anagraficiE ci sono anche piu’ stranieri uomini che donne: giovani e uomini delinquono piu’ degli anziani e delle donne in qualunque societa’ umana.

Difatti, la posizione come classe deviante degli stranieri e’ analoga alla loro posizione piu’ complessiva come classe sociale. E difatti gli stranieri compiono soprattutto reati tipici dei piu’ giovani e dei piu’ poveri, limitandosi a sostituire gli italiani nei piccoli spacci di droga, nella prostituzione o nei piccolo furti e gli altri reati di sostentamento (contro il patrimonio).

Insomma, la criminalita’ straniera e’ tale non perche straniera ma perche’ espressiva di collocazioni marginali ma necessarie all’interno del nostro sistema economico che, in mancanza di stranieri, sarebbero probabilmente occupate da altri. I giovani di razza italica continuerebbero a fumarsi i loro spinelli, acquistandoli invece che dal marocchino da un fricchettone italiano, le mignotte tornerebbero ad essere italiane (con profondo rimorso per i milioni di italiani amanti dei transessuali brasiliani) e il portafogli tornerebbe ad essere rubato da chi lo rubava qualche anno fa.

Occorre poi specificare che, piu’ che di stranieri, si parla di clandestini o irregolari extracomunitari senza permesso di soggiorno, che statisticamente compiono la grande maggioranza dei reati. Ma, visto che in Italia due immigrati regolari su tre sono ex irregolari, bisogna chiedersi: perche’ il signor X delinque da irregolare e non lo fa da regolare? E’ chiaro che non e’ la condizione di straniero a determinare da sola la maggior propensione alla devianza, ma sono le sue concrete condizioni di inserimento nel corpo sociale.

Invalidata percio’ la tesi della scarsa “qualita’ etica” o “culturale” dei migranti, resta la constatazione di un indice di devianza connesso alla migliore o peggiore inclusione sociale.

LA RAPPRESENTAZIONE DEL DIVERSO

Tocco infine il tema della rappresentazione mediadica dello straniero, sistematicamente negativizzata, cosi’ che quando si suppone compia un crimine viene sbattuto in prima pagina e rimbalzato sulle televisioni (chiediamoci anche di chi sono i giornali e di chi sono le TV), mentre quando il criminale e’ italiano o quando lo straniero fa un’opera meritoria, come a Tor di Quinto, quando una giovane zingara strilla e si para davanti a un autobus perlo fermare e far arrestare l’assassino che vive nella baracca di fianco, la cosa non ottiene la stessa esposizione mediatica.

Riassumo un attimo i piu’ recenti fatti di cronaca:

Una rumena viene violentata da un italiano,

A Salerno dei rapinatori ammazzano un carabiniere.

Ma i rapinatori non erano ne’ iracheni ne’ rom, ma italiani, per cui il caraniniere non sara’ proclamato eroe e non gli verra’ dedicate ne una piazza ne una via.

A Milano una bambina marocchina viene stuprata da un pedofilo italiano. Ma la notizia non desta lo scalpore che avrebbe destato lo stupro di una bambina italiana da parte di un pedofilo marocchino. Non si sono nemmeno letti commenti di Borghezio.

Nella periferia di Milano alcuni bambini rom, studenti di una scuola media, sono rincorsi e insultati da un gruppo di coetanei di pura razza italica. I docenti scrivono al neo Ministro dell’Istruzione per denunciare il “clima di intimidazione e gli effetti devastanti degli ultimi sgomberi, dopo i quali molti ragazzi hanno abbandonato le lezioni”. Il documento sottolinea la situazione dei piccoli nomadi che nelle ultime settimane sono stati più volte attesi al varco da un gruppo di coetanei milanesi, pronti a insultarli. Alla decisione di scrivere al ministro, i professori sono arrivati dopo il quarto agguato teso agli alunni, alla fine delle lezioni. La professoressa Angela Quattrone racconta come vivono gli alunni: “Sono terrorizzati, hanno già subito diversi sgomberi. Vivono in un altro quartiere e per venire ogni giorno in classe si sobbarcano un lungo viaggio in autobus”. Gli alunni rom vengono insultati con cori razzisti e minacce di ogni tipo. “C’è un giovane, un trentenne che organizza i raid, al grido di “Zingari schifosi, dovete tornarvene al vostro paese””, racconta suor Ancilla, responsabile dell’associazione Nocetum, che da anni segue quei ragazzi rom nel doposcuola. E aggiunge: “Quel che sta accadendo è gravissimo. Prima gli sgomberi senza preavviso, adesso le aggressioni vere e proprie. Ogni giorno gli alunni sono più spaventati, rischiamo di perdere tutto il lavoro svolto con loro e con le loro famiglie. Se quei bambini lasciano la scuola per paura, proprio loro che sono il tramite con le famiglie, sarà difficile riuscire ad integrare queste persone nella nostra società”.


Alcuni studenti in effetti si sono già ritirati dalla scuola, dopo le ruspe che hanno abbattuto il campo abusivo dove abitavano. I docenti concludono l’appello al ministro con un ammonimento: “L’intenzione di delocalizzare gli insediamenti rom e di criminalizzare tutta l’immigrazione clandestina vanificano il processo educativo, aumentano il rischio di far uscire dal percorso scolastico i minori, gettandoli nell’illegalità”.

In Calabria qualcuno spara a un bambino.

Ma il fatto non fa notizia perche’ I rom non c’entrano. Si dovrebbe trattare di criminalita’ italiana.

A Napoli, sul treno della Circumvesuviana, due ragazzi sono stati prima insultati e poi coperti di calci e pugni in pieno volto da una decina di persone, perche’ accusati di essere gay. Le due vittime, che hanno presentato denuncia in questura, si dicono sconvolte anche dalla totale mancanza di solidarietà da parte degli altri passeggeri. Una completa indifferenza, malgrado il vagone in cui è avvenuto il pestaggio fosse affollato.

Intolleranza per il diverso. Mancanza di solidarieta’. Indifferenza.

Intanto lo Stato inizia a farsi sentire, non contro il clan dei “Casalesi”, ma contro rom e sinti. A Milano alcune famiglie (bambini, padri e nonni) sono state svegliate alle 5 e mezzo di mattina per essere schedate dalla polizia, che a sirene spiegate a fatto mettere gli zingari tutti in fila a mostrare i documenti. Goffredo, 69 anni, il capofamiglia, sopravvissuto durante la guerra a un “campo del Duce” dove venivano deportati gli zingari, dice di aver avuto “paura”. Gli saranno tornati in mente vecchi ricordi di un periodo in cui, come oggi, le minoranze erano accusate di sporcare la nostra Patria, e noi italiani volevano essere “padroni a casa nostra”.

“Censimento dei rom”, secondo il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi, da dieci giorni super commissario per gli zingari con gli ampi poteri previsti dall’ordinanza della Presidenza del Consiglio pubblicata in Gazzetta il 30 maggio. “Una schedatura umiliante” secondo Giorgio Bezzecchi, 47 anni, ragioniere, uno dei cinque figli di Goffredo, vicepresidente dell’Opera nomadi della Lombardia, fino all’anno scorso responsabile dell’Ufficio nomadi del Comune e adesso ricercatore presso l’università. “Quello che è successo stamani non era mai accaduto, è agghiacciante e tutti devono sapere, tutti…” insiste Bezzecchi.

E’un fatto che il primo atto ufficiale del commissario per i rom di Milano è proprio il monitoraggio della famiglia Bezzecchi, Rogoredo, Milano. “Sono arrivati alle cinque e mezzo – racconta Giorgio – hanno circondato il campo, lo hanno illuminato, sono venuti casa per casa, roulotte per roulotte, ci hanno svegliato, ci hanno fatto uscire, hanno fotografato le case e poi i nostri documenti. Hanno finito intorno alle sette e mezzo. Io credo – aggiunge Bezzecchi – che tutti debbano sapere e capire cosa sta succedendo: sono italiano, sono cristiano e sono stato schedato in base alla mia razza. Rimanere in silenzio oggi vuol dire essere responsabili dei disastri di domani”.

“Tanto per cominciare – risponde – noi siamo sinti italiani registrati all’anagrafe quindi non capisco cosa debbano censire visto che già esistiamo. Più in generale – lo dico perché ho lavorato per 23 anni all’Ufficio nomadi del comune di Milano – il censimento dei campi autorizzati già esiste.”.

Sessanta anni fa, ricorda Bezzecchi, usciva la rivista “La difesa della razza” di Guido Landra, furono approvate le prime leggi razziali, poi i primi rastrellamenti. “Mio nonno fu portato a Birkenau ed è uscito dal camino… Mio padre fu portato a Tossicia ed è tornato indietro. Stamani lo hanno svegliato all’alba e lo hanno messo in fila. Io oggi, italiano e sinti, dico vergogna”.

Ci sarebbero altri mille casi, ma mi fermo qui, ho reso l’idea.

Dunque, dicevo, Rappresentazione mediatica dell diverso.

L’ostilita’ mediatica (che non e’ una caratteristica solo italiana, anche se, certo, da noi assume derive estreme) finisce col produrre anche un aumento della criminalita’ contro gli stranieri, nonche’ un aumento degli abusi e delle vessazioni da parte di agenti pubblici. A questo riguardo c’e’ un dato chiaro, quello delle decisioni della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nei confronti di Stati appartenenti all’Uniono Europea per violazione deldivieto di tortura o trattamenti disumani e degradanti (Art. 3 Convenzione dei Diritti dell’Uomo). Nel triennio 2005-2007 la Corte ha emesso 23 condanne, e nel 39,13% dei casi le vittime erano cittadini extracomunitari, nonostante la loro presenza sul territorio del’UE non superi il 5,5%. Dati aberranti.

Concludo. Esistono 3 ordini di problemi:

  1. come garantire la sicurezza dei cittadini (italiani e stranieri di ogni etnia) che intendono vivere pacificamente nel nostro Paese?
  2. come prevenire la propensione delle fasce piu’ fragili e piu’ giovani della popolazione (sia italiana che straniera e di ogni etnia) alla devianza (per frustrazione, ribellismo, ignoranza o sostentamento) ?
  3. come garantire un funzionamento equilibrato delle amministrazioni e del sistema della giustizia che non discriminino nessuno (italiano o straniero) ?

Penso che questi siano i problemi veri da affrontare, con competenza e coerenza e non con sparate elettorali di corto respire, per una migliorare la nostra societa’, che ci piaccia o no e’ destinata ad essere sempre piu’ colorata, multirazziale e multiculturale.


ILVO DIAMANTI SUGLI ITALIANI XENOFOBI

Vi segnalo ora alcune parti di un come sempre eccezionale interessante articolo di Ilvo Diamanti (qui completo) del 9 giugno:

[…] temiamo gli stranieri. Siamo diventati, stiamo diventando xenofobi. Gli stranieri ci sembrano tanti. Troppi. D’altronde, quasi un italiano su due guarda con malcelata inquietudine gli immigrati. Regolari, irregolari o clandestini. Non c’è grande differenza, nel sentire comune. Anche perché, in effetti, la differenza non è così chiara. Gran parte dei regolari sono entrati da clandestini. Gran parte degli irregolari sono entrati regolarmente, da turisti; oppure erano regolarmente occupati. E oggi lo sono come prima. Ma irregolarmente.

Gli stranieri più stranieri di tutti, però, sono gli zingari. Tanto che non riusciamo neppure a definirli. Nomadi, rom, sinti. Chissenefrega. Sono zingari e basta. Mendicanti. Ladri di bambini. Ladri e basta. Senza fissa dimora. “Nomadi”, appunto. Anche se e quando sono stanziali. Come i sinti veneziani, che si esprimono in dialetto, meglio di molti “indigeni”. Per noi italiani, popolo immobile (quasi nove su dieci residenti nella stessa provincia in cui sono nati i genitori), con il mito della casa (in proprietà, per oltre 7 famiglie su 10). Una eresia. Da cancellare, semplicemente. Per cui oltre il 75% degli italiani chiede di sgomberare campi nomadi e quartieri illegalmente occupati da stranieri. In buona parte, senza preoccuparsi di trovare altre sistemazioni. D’altra parte, progetti volti a riqualificare la presenza e l’esistenza degli zingari attraverso la costruzione di zone residenziali attrezzate e dignitose, come a Venezia, hanno suscitato moti popolari. Organizzati, perlopiù, dai leghisti, che sull’insicurezza locale hanno costruito le recenti fortune elettorali. E giustificati da uomini del governo (come ha fatto Gasparri). Insomma, gli zingari: meglio farli scomparire. In un modo o nell’altro.Abbiamo e sentiamo un crescente bisogno di protezione. Dai nemici che ci assediano e ci insidiano, dovunque. […] E contro la criminalità dilagante non vede che una sola, unica soluzione: difendersi da soli.

[…]

In nome della sicurezza. Accettiamo che il territorio venga militarizzato. La moltiplicazione di poliziotti, pubblici e privati. E di ronde. Viste con favore da oltre il 60% degli italiani. Non solo nel Nord, dove sono state inventate e sperimentate. Dovunque. L’area in cui sono viste con maggior favore, anzi, è il Mezzogiorno. Dove, d’altra parte, l’insicurezza poggia su buone e solide basi. Dove lo Stato è più debole. Perché, come è facile intuire, la diffusione di questo bricolage securitario, di queste iniziative di giustizia-fai-da-te, sottolinea soprattutto il distacco dallo Stato. La sfiducia nelle istituzioni. E se le ronde sono simulacri di una comunità locale che non c’è più, che importa? Mica servono a combattere la malavita. Ci mancherebbe. Ma a proteggerci da noi stessi.

Per difenderci dagli stranieri, vista l’impossibilità di erigere “muri reali” intorno alla nostra penisola, penetrabile da ogni punto, si alzano “muri simbolici”. Come ha sottolineato in modo esplicito il ministro Umberto Bossi, riferendosi al reato di clandestinità. La politica, cioè, preferisce inseguire e monetizzare la nostra insicurezza, piuttosto che curarla. La destra per tradizione e vocazione, la sinistra per … insicurezza.


L’insicurezza è una moneta pregiata, dal punto di vista del consenso. Ma anche dell’audience. Mischiata alla paura, riempie i nostri schermi, le pagine dei giornali. Le serate, ma anche le mattine e i pomeriggi tivù. Ispira serial e fiction di successo. D’altronde, la paura del futuro, degli stranieri, il richiamo all’autodifesa militante, il sostegno alle ronde: raggiungono i livelli massimi fra coloro che trascorrono, ogni giorno, oltre 4 ore davanti alla televisione. Asserragliati (quasi imprigionati) in casa e separati dal mondo: da antifurti, porte blindate, mura inaccessibili, cani mostruosi…

Tuttavia, conviene diffidare dei sondaggi. Leggerli con scetticismo. Collezionano percezioni “estorte”. Il Paese descritto da questo Osservatorio certamente non è credibile. A confronto, “La notte dei morti viventi” è un film dei fratelli Vanzina. Non può essere vera una società così spaventata. Francamente un po’ spaventosa. Da paura.

MANIFESTAZIONE DI ROMA CONTRO IL RAZZISMO E LA DISCRIMINAZIONE DI ROM E SINTI

Le foto della manifestazione (altre foto qui)

“Siamo qui oggi contro l’apartheidSantino Spinelli, professore universitario a Chieti, musicista e intellettuale rom – e per far capire all’Italia e agli italiani che i rom non sono nomadi, che i campi sono illegali e disumani e che ci siamo riuniti oggi per la prima volta compatti a favore dei nostri diritti”. (fonte)

“NON si può far passare per “cultura” la segregazione razziale” (Santino Spinelli, 7/06/08)

Guardate il Video dello storico corteo organizzato e promosso dai Rom e Sinti:
http://www.romauno.tv/newsvideo.php?id=2882
ed in particolare l’intervento di Santino Spinelli
http://it.youtube.com/watch?v=R667GlX8HcE&feature=user (prima parte)
e
http://it.youtube.com/watch?v=C0Nxl3QOdZY&feature=related (seconda parte)

“Si vuole far passare il campo nomadi – ha aggiunto Spinelli – che è una forma di segregazione razziale, addirittura come espressione culturale, come se i rom volessero vivere in questo modo. Non è vero che l’integrazione dei rom pesa sulla tasche degli italiani, perchè passa attraverso i fondi comunitari. Per i progetti di integrazione dei rom vengono stanziati fondi dell’Ue che o non sono attivati o finiscono con il finanziare progetti fasulli di pseudo associazioni di volontariato. Ai rom non arriva nulla”.

Alessio Fratticcioli

About Alessio Fratticcioli

Alessio è il fondatore e amministratore di Asiablog.it (anche su Facebook e Twitter). Per saperne di più su questo buffo personaggio, la sua lunga e noiosa biografia si trova qui.
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One Response to Non sono razzista ma ODIO nomadi, rumeni, extracomunitari e rom

  1. ciro says:

    Non sei razzista ma odii profondamente i Rumeni!?! allora sei un razzista comunque. Il razzismo viene dall’odio e da il disprezzo.

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