Ai vecchi sono sempre piaciute le ragazze. La cosa può non piacere, è senza dubbio squallida ma è anche profondamente umana. La notizia è che oggi in Italia un ultrasettantenne con due mogli e svariati figli che se la fa con una minorenne non desta piu’ scandalo. Questo grazie al progresso della medicina, l’invenzione del Viagra e il radicarsi senza vergogne a tutti i livelli di una pseudo-cultura nazional-mignottesca in cui il massimo sogno di tanti e tante giovani è quello di apparire in televisione a fare due balletti o dire quattro banalità, costi quel che costi…
Sforzandoci, potremmo trovarci delle note positive: almeno l’Italia non è piu’ una nazione bigottamente cattolica e sessuofobica. Il sesso si può fare a tutte le età, le mogli si possono cornificare a reti unificate, e non si corre più il rischio di trovarsi un prete sull’uscio di casa con la scomunica pronta in mano.
Detto ciò, certo non possono non farci schifo o pena che dir si voglia sia queste piccole, banali e volgarotte figure di vergini di provincia che si offrono al vecchio “drago” per rincorrere i loro sogni di successo, notorietà, ricchezza e ascesa sociale; sia questi vecchietti bavosi che con la tarda età, lungi dall’accontentarsi della loro lunga vita e delle loro tante esperienze, lungi dal godere del calore della loro famiglia (o famiglie), lungi dal rifugiarsi nella saggezza che avrebbero dovuto coltivare in tanti decenni di vita, continuano invece a raccontare barzellette da boy-scout e ad inseguire miti commerciali di forza e giovinezza con lampade, operazioni chirurgiche, liposuzioni, trucchi, droghe e potenti afrodisiaci.
Soprattutto, però, vorremmo chiedere cosa ne pensano delle vicende delle varie famiglie di Berlusconi ad alcuni anziani signori appartenenti ad una speciale casta. Ci riferiamo a quei tanti vescovoni sempre pronti a sputarci addosso la loro morale. Quelli che appoggiano la politica berlusconiana contro le pillole del giorno dopo, contro la velocizzazione e semplificazione delle procedure del divorzio (nonostante Berlusconi abbia già divorziato una volta e si accinga ora a divorziare ancora anche dalla seconda moglie), contro il diritto di abortire (nonostante una delle mogli di Berlusconi abbia abortito), contro la ricerca, contro il testamento biologico, contro le coppie di fatto, eccetera, eccetera.
Oggi, vorremmo proprio porre una domanda a questi vescovoni sostenitori di Berlusconi: cosa ne pensate del “drago”?
In attesa di una improbabile risposta, vi auguriamo una buona giornata nel chiuso delle vostre cappelle odorose di zolfo.