“Come un bulldozer che passa attraverso un bosco”. Così Paul Ferber descrive la pesca a strascico praticata illegalmente, secondo la legge cambogiana, nelle acque poco profonde della Baia di Kep, in Cambogia.
Ma se il governo locale non può — o non vuole — fermare la pesca illegale che sta devasta l’ecosistema marino delle Baia di Kep, c’è un coraggioso espatriato britannico rischia la vita e l’incolumità fisica per farlo.
L’intrepido eco-vigilante delle agitate acque cambogiane
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