Birmania, liberati i giornalisti della Reuters

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I giornalisti Wa Lone (a sinistra) e Kyaw Soe Oo (a destra) appena usciti dalla prigione di Insein dopo aver ricevuto la grazia presidenziale, Yangon, Myanmar, 7 maggio 2019. Foto Ann Wang / Reuters

Erano in carcere dal 2017: hanno vinto il Premio Pulitzer

(Asiablog.it) — Sono stati scarcerati oggi in Myanmar i due giornalisti dell’agenzia di stampa ReutersWa Lone, di 33 anni, e Kyaw Soe Oo, 29. Erano stati arrestati nel 2017 per i loro articoli sui Rohingya, la minoranza etnico-religiosa perseguitata nella ex Birmania.

I reporter sono stati liberati, dopo 511 giorni di reclusione, grazie ad un’amnistia concessa martedì a 6.520 detenuti dal presidente del Paese asiatico, l’ex prigioniero politico Win Myint.

Wa Lone Kyaw Soe Oo erano stati condannati a sette anni di carcere nel settembre scorso con l’accusa di “attentato alla sicurezza dello Stato”: avevano pubblicato un’inchiesta sull’uccisione extragiudiziale per mano dell’esercito birmano di dieci persone di etnia Rohingya nel villaggio di Inn Din, nel Rakhine, uno Stato della Repubblica dell’Unione del Myanmar.

L’arresto e la condanna dei due operatori della stampa aveva generato molto scalpore nell’opinione pubblica internazionale e la Birmania era stata fortemente criticata per aver violato la libertà di stampa. Mentre erano in galera, Wa Lone Kyaw Soe Oo sono stati insigniti del prestigioso premio Pulitzer  per le loro inchieste sulle violenze dei militari birmani contro i Rohingya.

La persecuzione dei Rohingya della Birmania e l’offensiva delle forze armate birmane contro questo popolo ha provocato oltre 10 mila vittime ed ha fatto partire un esodo di circa 700mila persone, fuggite soprattutto verso il vicino Bangladesh.

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Alessio Fratticcioli

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Alessio è il fondatore e amministratore di Asiablog.it (anche su Facebook e Twitter). Per saperne di più su questo buffo personaggio, la sua lunga e noiosa biografia si trova qui.
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